SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro, appena scampato un pericolo, deve subito ricorrere di nuovo alla ‘zattera di salvataggio’. Entro il 30 novembre, infatti, l’amministrazione comunale è chiamata ad approvare il riequilibrio di bilancio e molto probabilmente sarà nuovamente carente di numeri. Rosario Graziano, il consigliere comunale che aveva garantito la sopravvivenza della maggioranza non andando dal notaio a firmare la sfiducia al sindaco, si dice pronto a votare ‘no’ all’importante argomento che sarà inserito nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, che potrebbe determinare la nomina del commissario ad acta.
Per saperne di più, abbiamo posto alcune domande al consigliere comunale, vero e proprio protagonista degli ultimi mesi della politica di Santa Maria Capua Vetere.
Graziano che posizione assumerà in occasione del voto sul riequilibrio di bilancio?
«In queste settimane, sono state dette e scritte tante cose sul mio conto. Purtroppo, sono passati in secondo piano alcuni aspetti di fondamentale importanza. Non ho mai detto che, contribuendo alla sopravvivenza del sindaco Di Muro, sarei passato in maggioranza. Sono e resto un consigliere d’opposizione e come tale il mio voto al riequilibrio di bilancio sarà contrario».
Perché quindici giorni fa non è andato dal notaio per mandare a casa il sindaco?
«Sono entrato in consiglio comunale da poche settimane. Non mi sento in grado di esprimere un parere sia sull’operato della maggioranza che su quello dell’opposizione. Non ho alcuna intenzione di entrare nella loro guerra che dura da oltre quattro anni. Per questo motivo, ho preso un periodo di tempo per fare le mie valutazioni prima di qualsiasi decisione».
Grazie alla sua mancata firma il sindaco Di Muro si è salvato. Cosa ha chiesto in cambio?
«Guardo solo ed esclusivamente al bene della città e dei sammaritani. Per questo motivo, ho chiesto degli interventi per migliorare la viabilità del rione C1 Nord e dei lavori di messa in sicurezza della scuola ‘Perla’. Inoltre, occorre intervenire in maniera repentina nel ‘Campo Sorbo’ dove c’è una situazione a dir poco disastrosa».
E’ già cambiato qualcosa in merito agli interventi da lei richiesti? Se non dovesse ottenere quanto chiesto quale sarà la sua decisione?
«Qualcosa è stato già fatto, ma ovviamente serve un interveto più incisivo. Non ho dato nessun ultimatum al sindaco, ma se non ci saranno risposte concrete già entro la metà di dicembre, sarò il primo ad andare dal notaio e firmare la sfiducia al sindaco».