16:47:54 CASERTA. Lato B è il termine utilizzato in gergo musicale con riferimento alle opposte superfici registrate di un disco in vinile. Partendo da questo assunto il significato assume un’ulteriore connotazione andando ad identificare quelli che sono gli aspetti secondari, nascosti e celati della vita di ogni individuo.
“È stato questo il leitmotiv del progetto, non solo il brano che riprende il titolo ma anche gli altri pezzi che compongono l’EP vogliono essere un’esemplificazione, una messa a nudo di quelle che sono le ragioni di vita, le problematiche, i continui muri sociali ed interpersonali che le persone che animano i nostri brani si trovano ad affrontare.
La copertina ne è un indizio; la puteca, il vascio che fa da sfondo al brano Lato B, è rappresentata sul retro nel suo momento di chiusura, a denotare quanto l’aspetto cambi, quanto di quello che avviene al suo interno venga poi celato. La volontà di mettere a nudo noi stessi e le nostre paure è stato da sempre obiettivo principale della nostra scrittura. Raccontare senza filtri ciò che accade nella vite di ognuno”.
Archi, chitarre, fiati e percussioni animano i testi del gruppo. Cinque brani con un filo rosso che ne tesse la trama e li rende compatibili tra loro. Una donna si muove tra le strade di una città e si fonde con essa mentre un’altra fa di quattro mura la sua prigione; un mondo dal quale, a differenza della prima, cerca di evadere.
Spiagge lontane diventano scenario comune toccando sentimenti intimi per poi passare ad un più ampio desiderio di umanità necessaria e condivisa. L’EP si chiude con il brano che si presta a titolo del progetto, Lato B, romanzo corale in cui il lato nascosto delle persone viene portato a galla non per farne motivo di scherno bensì per comprenderlo ed analizzarlo sotto un’ottica non convenzionale.
Angelo Giaquinto – testi, voce e chitarra.
Giovanni Parillo - tastiere, fisarmonica e voci.
Rossella Scialla - percussioni e voci.
Armando Vitale - chitarra acustica e bouzouki.
Malevera
Il progetto si sviluppa attorno ai testi in lingua napoletana, idioma madre che permette di raccontare storie di vita napoletana e tematiche sociali a più ampio respiro.
I testi abbracciano generi diversi, senza però dimenticare Napoli, città Madre, terra fertile nella quale la loro musica ha le proprie radici. Malevera fonde nella sua musica sonorità provenienti dai luoghi e dalle tradizioni più disparate, questo mix ricercato può essere inserito all’interno del contesto della world music influenzata da una matrice prettamente folk.
L’impegno sociale del gruppo viene riconosciuto già nel 2016 con il brano “Siria”, testo di denuncia sociale ed attenzione verso una cultura lontana, secondo classificato e vincitore del premio della critica al LibereVoci festival 2016. Nel 2016 viene realizzato il primo demo.
Nel 2017 Malevera collabora con il cantautore campano Nicola Caso nel brano “La ragione”, contenuto nel doppio CD di quest’ultimo “Svendesi”. Degni di nota sono anche l’apertura del concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare al LegArt Festival e l’apertura del concerto di Alessio Bonomo al Vivo Fest 2018.
Il 2019 è l’anno delle registrazioni del primo lavoro discografico ufficiale della band, ma anche l’anno della partecipazione a diversi festival quali : Giffoni Film Festival, Tribucstock Festival ed infine Settembre al Borgo.
Il 1° Febbraio 2020 Malevera presenta al pubblico l’ EP intitolato “Lato B”, la cui produzione artistica è stata curata dal gruppo stesso, da Ubaldo Tartaglione e da Lorenzo De Gennaro, le registrazioni hanno visto la partecipazione di diversi musicisti casertani come Antonio “Gomez” Caddeo,
Alessandro De Carolis,
Giuseppe Giroffi,
Almerigo Pota,
Carmine Scialla,
Mario Ciro Sorrentino,
Ubaldo Tartaglione e Ilaria Venuto.
