CASAPULLA. Stamani nell’aula consiliare del Comune di Casapulla è stato firmato il primo ‘Patto di Collaborazione per la creazione e la cura degli Orti Didattici’ fra l’amministrazione comunale, rappresentata dal primo cittadino Michele Sarogni, e l’Istituto Autonomo Comprensivo Statale ‘Stroffolini’, diretto dal dirigente scolastico Maria Carmina Giuliano.
Il progetto ‘Orti didattici’ si inserisce nel più vasto programma ‘Labsus’ adottato dal Comune di Casapulla nel mese di novembre del 2014, che prevede la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani (sussidiarietà orizzontale). L'iniziativa comunale, promossa dall’assessore all’Ambiente Luigi Tecchia, è stata sin dalla prima ora sostenuta dal l’Icas ‘Stroffolini’ che ha manifestato, attraverso la dirigenza, la volontà di curare e rigenerare gli spazi verdi esistenti nei plessi scolastici, di sostenere la creazione di una comunità in cui si educa e si viene educati attraverso un processo costruttivo finalizzato a creare un cambiamento di mentalità nel rapporto con l'ambiente e con il cibo. Il patto di collaborazione siglato oggi si propone di favorire relazioni tra persone che, attraverso la condivisione dell'esperienza dell'orto, si scambiano doni immateriali, cioè saperi, conoscenze, abilità, costruendo così un tessuto cooperativo dinamico e vitale; creare una comunità che contribuisca alla salvaguardia del territorio e all'educazione alimentare delle nuove generazioni; favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza nei bambini e nei ragazzi attraverso una didattica che fa dell'orto lo strumento per sensibilizzare ad una migliore educazione ambientale e alimentare; educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole, facendo diventare i bambini dei ‘coproduttori’; gettare le basi per lo sviluppo di buone prassi ecosostenibili, per comprendere e sviluppare il concetto di filiera corta e di coltivazioni biologiche; conoscere il territorio e i suoi prodotti tipici; acquisire principi di orticoltura biologica. Il progetto è rivolto agli alunni delle scuole dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, da realizzare su aree verdi situate all'interno dei plessi scolastici.
Le attività predisposte per gli orti avranno esclusiva finalità didattica e potranno prevedere momenti di partecipazione e collaborazione con le famiglie degli alunni coinvolti e con le associazioni locali. Sarà possibile realizzare ‘orti collettivi’, gestiti cioè da associazioni in collaborazione con la Scuola. I programmi di lavoro si baseranno sull'applicazione di tecniche di agricoltura sostenibile, con particolare attenzione ai seguenti temi: risparmio idrico ovvero sistemi di raccolta delle acque meteoriche o applicazione, laddove possibile, di sistemi di irrigazione a goccia; riciclo dei rifiuti; salvaguardia della fertilità dei suoli, senza ricorrere a prodotti chimici di sintesi, così come previsto, ad esempio, nell'agricoltura biologica. Svariate potranno essere le iniziative formative e informative sui seguenti temi: tecniche agricole e stagionalità dei prodotti, per favorire la raccolta e l'utilizzo degli orti durante tutto l'anno; educazione ambientale; educazione alimentare. La Scuola potrà svolgere attività dimostrative aperte alle famiglie e al pubblico per divulgare tali attività didattiche, quali mostre, piccole performance, attività ludico- ricreative e informative, lezioni in forma di spettacolo, rappresentazioni dello studio svolto. Il programma di lavoro, oltre che dall’assessorato all'Ambiente del Comune, sarà seguito dagli insegnanti Rosaria Lillo e Saverio De Crescenzo.