SANTA MARIA CAPUA VETERE. L’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal sindaco Biagio Di Muro, è sempre più con le spalle al muro. Dopo le dimissioni degli assessori del Partito democratico e gli scontri interni alla maggioranza, ieri mattina i consiglieri di opposizione hanno presentato una mozione di sfiducia con dieci firme, a cui si aggiungerà quella di Rosario Graziano che dovrebbe entrare in consiglio comunale, al posto del dimissionario Dino Capitelli, durante la seduta fissata per l’8 ottobre.
Adesso, il presidente dell’Assise avrà a disposizione un termine massimo di venti giorni per convocare un’assemblea ed inserire nell’ordine del giorno la discussione del documento e la successiva votazione. Affinché vengano rispettati questi termini fissati dal regolamento comunale, i consiglieri di minoranza hanno riferito che scriveranno anche al prefetto che sarà chiamato a vigilare sulla regolarità della procedura. Per illustrare la mozione, questa mattina, i consiglieri firmatari hanno tenuto una conferenza stampa.
NICOLA LEONE: «DI MURO NON ANDRA’ MAI VIA» E PER IL FUTURO APRE ANCHE AL CENTRODESTRA. Ad aprire l’incontro, il consigliere comunale e provinciale Nicola Leone: «Già da mesi avevamo in testa questa mozione di sfiducia, ma adesso che la maggioranza è completamente sfaldata è stato il momento buono per presentarla. Speriamo che non la discuteremo e che il sindaco Di Muro si dimetta prendendo atto del fallimento totale del suo progetto». Leone si spinge oltre e parla anche delle prossime elezioni comunali: «L’unica preclusione che abbiamo è con Di Muro. Se non poniamo barriere ideologiche, non escludiamo di intraprendere un percorso comune con i tanti amici seduti intorno a questo tavolo, al fine di realizzare un progetto per il rilancio della città».
MARTINO VALIANTE: «DI MURO NON ANDRA’ MAI VIA». Anche Martino Valiente è perentorio: «Di Muro è il male assoluto di Santa Maria Capua Vetere. Il sindaco non andrà mai via, per questo chiediamo uno scatto d’orgoglio ai cittadini, affinché voltino definitivamente pagina. Basta con la famiglia Di Muro».
PAOLO DE RISO: «LE RESPONSABILITA’ SONO DI TUTTA LA MAGGIORANZA. NON C’E’ SPAZIO PER UN COLLOQUIO CON MATTUCCI». Il consigliere comunale Paolo De Riso ha riferito: «Le responsabilità non sono solo del sindaco Di Muro ma di tutti i rappresentanti della maggioranza, che non ha realizzato nulla in questi anni. Il centrodestra non è disposto ad un colloquio con il presidente del consiglio comunale Dario Mattucci, che in questo periodo è rimasto legato alla poltrona e allo stipendio. Il nostro obiettivo è quello di logorare l’amministrazione; i consiglieri di maggioranza si devono prendere la responsabilità di mandare a casa il sindaco. Se così non sarà allora dovranno restare uniti anche dopo la fine del mandato». Per quanto riguarda le prossime elezioni amministrative, De Riso afferma: «Noi puntiamo ad un tavolo unitario del centrodestra, ma non escludiamo assolutamente una trattativa con un progetto civico».
GIOVANNI CAMPOCHIARO: «DI MURO AVEVA L’OPPORTUNITA’ DI RILANCIARE LA SUA IMMAGINE MA HA FALLITO». Lo storico consigliere comunale Giovanni Campochiaro è netto: «In questo momento, il sindaco Di Muro mi fa anche un po’ pena, perché aveva l’opportunità di rilanciare la sua immagine ma ha fallito. Peggio ancora hanno fatto Mattucci e i rappresentanti del Pd, i quali continuano a pensare che i cittadini sammaritani siano degli stupidi. Sono convinto che qualche consigliere di maggioranza voterà a favore della mozione, decretando la fine dell’amministrazione Di Muro». Per quanto riguarda l’imminente voto, Campochiaro ha affermato: «Faremo alleanze al di là degli schemi politici ma solo per favorire in progetto serio per Santa Maria Capua Vetere».
FABIO MONACO: «IL FALLIMENTO NASCE DAL PATTO SCELLERATO SIGLATO PRIMA DEL BALLOTTAGGIO». A chiudere la conferenza stampa è stato l’intervento di Fabio Monaco: «Questa mozione rispecchia quanto diciamo da oltre quattro anni. Il fallimento del progetto Di Muro nasce dall’accordo scellerato siglato prima del ballottaggio del 2011: un vero e proprio incesto politico, firmato solamente per vincere e portare un danno enorme alla città. Solamente il 2% del programma elettorale di Di Muro è stato realizzato: anche i cittadini sono convinti del fallimento di questa amministrazione. Oggi abbiamo bisogno di un progetto serio e ben venga qualsiasi tipo d’accordo purché volto al rilancio di Santa Maria Capua Vetere».
