09:49:37 CASERTA. La vicenda del Lidl e dei nuovi centri commerciali che apriranno molto presto tra il Parco degli Aranci, via Falcone e via Borsellino sta suscitando non poche polemiche in città.
In particolare, a porsi contro l’operazione con forza è la Confesercenti che sottolinea come l’apertura dei nuovi ipermercati rappresenta un danno enorme per la città e per il piccolo commercio.
Duro è il direttore dell’organizzazione Gennaro Ricciardi, anche alla luce della mozione presentata dal consigliere di maggioranza Gianluca Iannucci (altro a cui la storia dei nuovi centri proprio non va giù) nella quale vengono evidenziati alcuni aspetti che, quanto meno, dovrebbero portare a ritardare l’apertura del Lidl. «Sarebbe paradossale che ci accorgessimo, dopo l’apertura che c’è qualcosa che non va - ha sottolineato Ricciardi - se ci sono dei problemi, mi domando come mai siano stati dati i permessi e come mai la struttura non sia stata fermata prima».
Non sono però i cavilli a preoccupare Ricciardi, quanto, piuttosto l’impostazione culturale con cui si sta arrivando all’apertura di queste strutture. «Noi siamo contro la grande distribuzione - ha sottolineato senza mezze misure Ricciardi - riteniamo che, nell’interesse della città di Caserta, si debba valorizzare l’esercizio di vicinato che garantisce occupazione, sviluppo e crescita del territorio». Ricciardi si domande a che tipo di sviluppo della città la politica pensi in previsione dell’apertura del policlinico.
«Intorno al policlinico nasceranno forme di turismo legate alla sanità - ha specificato - che tipo di città si vuole presentare a queste persone? Sarebbe bene che si iniziasse a pensare alle scelte strategiche che sono collegate all’ospedale universitario e che non sono state ancora fatte». Una visione questa che viene condivisa dal presidente di Confesercenti Caserta Lello Valentino.
«Mentre stanno chiudendo Auchan e Carrefour, vedi Centro Campania - ha esordito - come si possono ancora rilasciare concessioni del genere?».
Valentino accompagna questo interrogativo con altre preoccupazioni sul futuro del commercio a Caserta. «L’apertura dei nuovi ipermercati - ha aggiunto - rappresenterà un colpo mortale per i tanti negozi presenti lungo quella zona e non riuscirà a rispondere in tutti i sensi alle esigenze del territorio. Come associazione di categoria, siamo pronti a sostenere i commercianti nelle battaglie a tutela dei loro diritti anche da un punto di vista legale». All’interno di Confesercenti il coro è unanime contro i nuovi ipermercati come dimostrano le parole del presidente provinciale Maurizio Pollini. «La nostra organizzazione è assolutamente contraria alla grande distribuzione - ha spiegato - per noi le città si rilanciano con il commercio e con la creazione di centri commerciali naturali, potenziando l’arredo urbano, fissando un programma di eventi di almeno sei mesi che mettono nelle condizioni gli operatori del settore di poter svolgere la loro attività». Pollini lancia un invito al presidente della Provincia Giorgia Magliocca per cercare di risollevare il centro della città. «E’ indispensabile riportare al centro di Caserta la sede dell’amministrazione provinciale - ha spiegato Pollini - attorno a quegli uffici, tra utenza e dipendenti, si sviluppa un’importante economia vitale per le attività del centro cittadino che hanno subito un danno enorme da quando l’ente è stato spostato alla Saint Gobain». Pollini presenta anche una ricetta al sindaco di Caserta Carlo Marino per cercare di rilanciare il piccolo commercio e per convincere nuovi investitori a puntare su Caserta. «Bisogna creare delle zone franche urbane dove, chi investe, viene sollevato per due anni dal pagamento delle tasse - ha spiegato - come associazione di categoria, ci impegnamo a far leva sui proprietari dei negozi a ridurre i fitti, in modo da incentivare ad investire nella nostra città». Pollini sottolinea come sia nei numeri la forza del piccolo commercio. «Oggi ci sono circa ottomila piccole imprese che danno lavoro a più di ventimila persone - ha sottolineato - è a loro che dobbiamo guardare per far crescere Caserta. Gli stessi numeri non li troviamo nella grande distribuzione che ha, al contrario, solo la funzione di svuotare le città». I negozi, per Pollini, rappresentano anche uno strumento per la sicurezza urbana. «Strade senza negozi sono strade buie - ha sottolineato - la politica deve capire che deve cambiare rotta, deve rivedere l’idea di centro commerciale naturale se vuole evitare conseguenze disastrose per il nostro territorio».
