18:08:32 CERVINO. E’ finita dopo tre anni e dieci mesi il De Lucia Bis, merito o colpa, a seconda delle visioni politiche, dei sette consiglieri che questa mattina hanno firmato l’atto di sfiducia dal notaio.
O meglio è stato lui, Carmine Pascarella da ‘Sopra le case’, a dare il colpo di grazia al sindaco Giovanni De Lucia e al mai amato Biagio Di Nuzzo. L’ago della bilancia degli ultimi due anni è stato proprio il consigliere subentrato dopo le dimissioni di Stefania Telese e in una posizione sempre mediana tra il sindaco e chi remava contro. L’approdo in Giunta della sua fedelissima Rosa Rivetti aveva allontanato le nuvole dall’amministrazione De Lucia, ma le dimissioni dell’ex Campana nei giorni scorsi avevano rappresentato un brutto segnale per l’avvocato. Prima di orientarci verso un futuro di alleanze politiche in vista delle elezioni che, scanso colpi di scena, si terranno tra un anno e mezzo, dobbiamo inquadrare i motivi (veri) della caduta bis di De Lucia. Il potere in mano a pochi, il non essere mai riuscito a trovare un compromesso con i componenti della maggioranza stessa. Dopo i primi 365 giorni molto sereni, qualcosa si era rotto sin dal passaggio in minoranza di Giuseppe Vinciguerra, che hanno preceduto quelle di Angela Valentino, Maria Grazia Stravino fino ad arrivare ai casi di Stefania Telese e Carmine Pascarella. La giunta cervinese per lunghi tratti ha assunto i caratteri di un malato terminale, salvato però in tanti casi (e di questo bisogna dare atto) dal duo De Lucia-Di Nuzzo. Un’agonia quasi clamorosa che ha portato alla fine definitiva di quest’oggi. O meglio, lunedì il segretario protocollerà la sfiducia e sarà quello il giorno ufficiale in tutti i sensi, da cui De Lucia dovrà ricominciare a lavorare tra le sue macerie. Ad oggi sembra difficile sapere con chi si alleerà in vista delle prossime elezioni De Lucia, che voci di corridoio (ovviamente, a caldo) lo vorrebbero addirittura lontano dalla politica cervinese. Il duo con Di Nuzzo non si scioglierà, con loro potrebbe esserci ancora Biagio Razzano e Pasquale Piscitelli. Questa è la solida base che vorrebbe ancora con sé De Lucia. Ma attenzione ad un ritorno clamoroso di Giuseppe Piscitelli che con Felice De Matteo potrebbe essere il nuovo che avanza nella squadra futura di De Lucia. Forza Cervino, invece, che certamente manterrà il nome in vista delle prossime elezioni, anche sulla base di un lavoro svolto in maniera quasi impeccabile in questi anni di opposizione feroce. Una lista di giovani potrebbe rappresentare l’assoluta novità, con Luigi Di Nuzzo e Giuseppe Vinciguerra in primissima fila, a cui potrebbe aggiungersi Maria Grazia Stravino e Filomena Razzano. Il candidato sindaco potrebbe essere Luigi De Rossa, il commercialista che metterebbe d’accordo tutti anche se la lista ‘young’ tramonterebbe e si riformerebbe lo zoccolo duro degli esperti di ‘Forza Cervino’ come Martuccio Serino, Cuono Laudando, Filippo Caturano, Enzo Pascarella e Gennaro Piscitelli. Ad oggi, l’ipotesi più accreditata sarebbe proprio quest’ultima: con l’ingresso di un candidato sindaco però che abbia quelle doti da leader che tanto sono mancate a Vincenzo Pascarella e quell’appeal anche mediatico che aveva il compianto Carlo Piscitelli. Con loro, dietro le quinte, il solito ‘Cerruto’, sindacalista vecchio stampo che a suon di ricorsi ha condotto una guerra con De Lucia che lo ha portato alla deriva. Insomma, dopo la fine di De Lucia, sarà interessante conoscere il nuovo destino politico-amministrativo di un paese che poche volte ha conosciuto la luce.