CERVINO. Obiettivo della kermesse culturale CervinOlio che ha in queste settimane preso corpo in paese è stato anche porre l’attenzione al patrimonio architettonico e storico del territorio al fine di valorizzarlo. Ecco quindi il viaggio alla riscoperta degli antichi frantoi che, con le iniziative degli ultimi due weekend, si sono trasformati in “luoghi di musica e narrazione”.
Così è stato per “Andar per frantoi”, viaggio nel tempo attraverso una mostra fotografica che ha rievocato il passato e l’origine borbonica dell’antico frantoio di proprietà della famiglia della Signora Susanna, sito in Cervino Capoluogo. Iniziativa svoltasi la sera di domenica 26 novembre. Anche il frantoio di Gianfranco d’Angelo che fa capo all’azienda agri-olivicola biologica “Monticello Caprioli” si è colorato d’arte la sera del 3 dicembre con la mostra fotografica del percorso ferroviario da Benevento a Cancello ospitata al suo interno. Il tutto accompagnato da un sottofondo sinfonico di arpa e flauto. Il frantoio di d’Angelo è rimasto aperto al pubblico nel weekend degli eventi a Messercola. Di origine borbonica, apparteneva alla casa reale e di ciò è testimonianza la pietra custodita dagli attuali proprietari sulla quale è inciso l’antico stemma borbonico risalente al 1827. Secondo una leggenda la regina, che non aveva latte, affidò ad una donna di corte che apparteneva all’allora famiglia Caprioli, l’allattamento del proprio bambino. Per ringraziarla le fece poi dono del frantoio insieme ad alcune terre. Questo poi passò attraverso ad alcune generazioni alla famiglia di Gianfranco d’Angelo che ne custodisce ora storia e tecniche. Un viaggio quindi alla riscoperta di alcune ricchezze storiche ed architettoniche del territorio, alla riscoperta degli antichi frantoi.