Ieri su convocazione del presidente del consiglio comunale Claudio Petrella, alle ore 13.00 si sarebbe dovuta tenere la prima seduta della terza commissione consiliare permanente composta da Marco Pacifico, Marcello Buonodono, Gennarino Marotta, Giovanni Schiappa ed Alessandro Pagliaro.
Come previsto dal regolamento del consiglio comunale si sarebbe dovuto procedere all'elezione del presidente della commissione stessa, ma non essendo tardata ad arrivare la risposta politica dell'ex ministro berlusconiano Mario Landolfi al consigliere regionale deluchiano Giovanni Zannini, la seduta è stata sospesa prima ancora di procedere alla votazione del presidente della commissione. Ma andiamo per grado: la maggioranza al fine di non far riconoscere un assessore alla lista del sindaco, bensì di dare un assessorato alla lista in cui è stato eletto Michele Conte, ma soprattutto al consigliere regionale caldoriano Massimo Grimaldi - in aggiunta alla presidenza del consiglio per Claudio Petrella che sarebbe arrivata soltanto alla prima seduta consiliare - fu trovata la "quadra" con l'impegno assunto da Ugo Conte e Franco Petrella, rispettivamente padri di Michele e Claudio, di far costituire ai figli un gruppo unico con i consiglieri Marco Pacifico e Vincenzo Corvino, riconoscendo quest'ultimo quale capogruppo del gruppo di riferimento del primo cittadino che, così, avrebbe contato ben cinque voti consiliari compreso il sindaco. Ebbene Virgilio Pacifico nomina l'assessore del nuovo p.s.i. Francesca Gravano anziché Maria Rosaria Viola che aveva avuto più voti ma, un giorno prima del consiglio comunale che avrebbe visto eleggere Petrella sulla sedia da lui più volte occupata, gli accordi raggiunti in maggioranza alla vigilia della nomina della giunta comunale da parte del sindaco Virgilio Pacifico non sono stati più mantenuti. Infatti il consigliere Giovanni Zannini sceglie di assicurare il voto a Claudio Petrella da parte dei suoi consiglieri Rizzieri, Sciaudone, Pacifico e Marotta, soltanto dopo che lo stesso Petrella e Michele Conte fossero passati nel suo gruppo, aumentando - come è avvenuto - a sei voti il suo peso in consiglio comunale. Ma se la reazione del primo cittadino e dei suoi consiglieri alla mossa del consigliere regionale Zannini non è stata visibile per la naturale esigenza di mantenere gli equilibri, quella di Mario Landolfi non si è per niente fatta attendere. Il consigliere landolfiano Marcello Buonodono prende la parola in consiglio e stigmatizza l'operazione, mentre lo stesso Mario Landolfi sul suo Cronache mondragonesi non tarda a strizzare l'occhio a Giovanni Schiappa e ad un rinnovato centro destra cittadino. Ma torniamo all'elezione del presidente della terza commissione, la più importante dei tre organismi consiliari permanenti, ovvero quella competente in attività economiche – bilancio e programmazione economica – affari generali e statuto, dove seppur l'indicazione da parte della maggioranza per la presidenza sarebbe dovuta ricadere sullo zanniniano Gennarino Marotta, lo stesso avrebbe potuto contare soltanto sul suo voto personale perché, non solo la preferenza di Giovanni Schiappa, Alessandro Pagliaro e quella stessa di Marcello Buonodono sarebbero state per il consigliere Landolfiano, ma addirittura anche quella del consigliere Marco Pacifico - così come indicatogli dal suo capogruppo Vincenzo Corvino - non sarebbe stata per Marotta. Quindi, tra le urla del capogruppo zanniniano Alessandro Rizzieri e il capogruppo landolfiano Marcello Buonodono, Claudio Petrella rimanda irritualmente a data da destinarsi l'elezione del presidente della terza commissione consiliare permanente.