SAN PRISCO. Interdittiva antimafia alla ditta che raccoglie i rifiuti sul territorio di San Prisco, i cinque consiglieri del neonato gruppo ‘LiberaMente Insieme’ (Matrona Libertino, Rosaria Pasquariello, Filomena De Felice, Annalia Curatolo e Salvatore Abbate) chiedono l’immediata revoca del contratto.
«A seguito – fanno sapere i cinque defenestrati - del provvedimento di interdittiva antimafia a firma del prefetto Carmela Pagano per la società ‘Go Service’ che raccoglie i rifiuti sul territorio comunale, i consiglieri comunali defenestrati dal sindaco Domenico D’Angelo, che nel frattempo per riappropriarsi dell’identità politica di cui erano stati defraudati con l’ignobile ribaltone posto in essere dal primo cittadino e dai suoi fedelissimi, si sono costituiti in un nuovo gruppo consiliare ‘LiberaMente Insieme’, chiedono l’immediata revoca della proroga concessa nel mese di dicembre alla summenzionata ditta, a seguito di scadenza contrattuale del 31 dicembre 2016.
I consiglieri denunciano con forza la responsabilità del sindaco, che con le sue scelte incomprensibili in ambito ambientale, ha costretto il paese a subire conseguenze disastrose, dalla mancata raccolta dei rifiuti, alla gestione al limite della legalità in situazioni di emergenza, e in ultimo l’imbarazzo di scoprire che sul territorio opera una ditta ritenuta affiliata al clan della camorra, alla quale inevitabilmente, attraverso il pagamento della Tari, gli onesti cittadini di San Prisco erogano il proprio denaro.
Per evitare tutto ciò sarebbe bastato bandire per tempo, un anno fa, la nuova gara per la raccolta dei rifiuti secondo la vigente normativa e le precise indicazioni dettate dall’Anac, il maggiore organismo dell’anticorruzione del Paese, e affidare regolarmente la gestione del servizio al nuovo appaltatore. A nulla sono valse all’epoca le insistenze dell’assessore delegato Filomena Di Felice e di altri consiglieri di intervenire con l’urgenza del caso. Essi infatti con scontata lungimiranza avevano già allora prospettato, tutto quanto inevitabilmente da dicembre ad ora si è regolarmente verificato».