MARCIANISE. Avvocato Abbate, il primo bilancio della gestione Velardi. Qual è il giudizio che dà della manovra e perché la minoranza non ha partecipato alla votazione?
«Siamo di fronte ad un atto illegittimo che non ha rispettato quelli che sono i termini previsti dalla legge per l’approvazione. Le anomalie maggiori si registrano sul piano triennale delle opere pubbliche. E’ per questa ragione che stiamo valutando la possibilità di un ricorso al Tar. Il nostro comportamento, ovviamente, è a tutela di Marcianise, che è l’unica ad essere danneggiata da questo modo di fare politica. Alla luce di tutto questo, abbiamo deciso di non partecipare alla votazione, lasciando alla sola maggioranza l’onere dell’approvazione».
Eppure il sindaco Velardi si è rammaricato di non potersi confrontare con la minoranza su questo argomento.
«Il sindaco si rende conto solo oggi che esiste una minoranza con la quale doversi confrontare. Sono sette mesi che chiediamo a Velardi di confrontarci in consiglio comunale sui temi della città, ma si è sempre rifiutato di farlo. Oggi, improvvisamente, scopre la democrazia... ».
Come giudica l’ampliamento dell’Outlet per la città?
«Dobbiamo ancora leggere gli atti prima di esprimere un giudizio definitivo. Certamente, siamo di fronte all’ennesimo atto svincolato dalla città lontano da una pianificazione complessiva che, invece, bisognerebbe fare in una realtà come Marcianise. Questo modo di operare si ripete in tutte le situazioni. Basti pensare all’interporto che dovrebbe essere una grande occasione di sviluppo e che, invece, corre il rischio di diventare solo una speculazione edilizia. Quanto deve costruire il privato? E con quali prospettive? Non c’è risposta a nessuno dei nostri interrogativi. Quello che sappiamo è che sarà realizzato un parco giochi. Essendo noi giostrai, ovviamente siamo felici... ma non ci soddisfa questo rispetto al futuro di un’area da cui potrebbe dipendere lo sviluppo dell’intera Terra di Lavoro».
Ma non c’è un accordo con la società Interporto che dovrebbe garantirvi come Comune da questo punto di vista?
«Anche qui ci troviamo di fronte ad un atto illegittimo che comporterà non pochi danni alle casse comunali. Abbiamo posto tanti interrogativi che sono rimasti inevasi su questo accordo. L’unica risposta che siamo riusciti ad ottenere è sul pagamento della somma di 25 euro al mq al Comune a fronte dei 125 che ci ha versato l’outlet. L’assessore ci ha detto che questo sono riusciti ad ottenere. Poco, davvero poco».
