CERVINO. La scuola cervinese non trova pace, i bambini non trovano servizi adeguati ai loro bisogni e le mamme trovano cartelli con su scritto: mensa sospesa dal 12 al 16 dicembre: si può riassumere in questo modo l’ormai drammatica situazione della Pubblica Istruzione nel paese.
In ordine di tempo, la giornata no dell’istruzione, datata 6 dicembre (cioè ieri) è iniziata alle prime ore del mattino, quando, all’interno di tutte le materne, della primaria di Cervino e di Forchia, i genitori che hanno accompagnato i propri bambini a scuola, si sono ritrovati il cartello che annunciava la sospensione del servizio di mensa, per motivi totalmente oscuri. La sospensione, secondo quanto scritto dai vertici comunali, dovrebbe essere sospesa a partire dal 12 dicembre, ma pare che già da domani i bambini potrebbero mangiare semplicemente un panino preparato a casa dai genitori. L’attività del neo assessore alla Pubblica Istruzione, per ora, ancora si vede ed anzi gli effetti sulle scuole sono negativi. Un’altra vicenda, davvero molto grave, che non farà dormire sonni tranquilli al sindaco Giovanni De Lucia ed all’assessore alla Pubblica Istruzione è stato il controllo dei carabinieri sullo scuolabus, di colore giallo, guidato da un candidato alle elezioni del 2014 nella lista ‘Cervino Libera’, ma che forse non è sotto regolare contratto. I carabinieri hanno prima inseguito lo scuolabus, poi hanno controllato se lo scuolabus fosse in normali condizioni, rimanendo però delusi: il mezzo, infatti, ha presentato i sediolini non omologati e quindi non adatti ai piccoli studenti. Il servizio di trasporto scolastico è stato sospeso per la giornata di domani, in attesa di verifiche da parte delle autorità competenti. Due servizi totalmente assenti, l’autista dello scuolabus che non si sa se è un dipendente comunale o meno (qualche settimana fa, per giorni riscaldamento assente all’asilo): le mamme sono imbufalite fanno la conta dei problemi, pentendosi di aver fatto crescere i figli in un paese dal punto amministrativo senza un briciolo di concretezza. L’assessore alla Pubblica Istruzione deve rimboccarsi le maniche e convincere le mamme che quanto è stato scritto, non si addica alla comunità cervinese.
