MADDALONI. E’ già alta la febbre elettorale a Maddaloni. Partiti e movimenti civici, infatti, sono al lavoro per costruire coalizioni che siano in grado di conquistare la guida della città. Nomi vecchi e nuovi, molto spesso mescolati tra di loro, si affacciano sulla scena politica di Maddaloni per capire se, effettivamente, questa può essere la volta giusta per guidare la città e conquistare uno scranno nel parlamentino cittadino.
Tra i nomi nuovi, c’è, sicuramente quello dell’avvocato Franco Roberti, presidente dell’associazione Pronti per Maddaloni che sta lavorando ad un progetto che possa ritagliarsi uno spazio importante nelle macerie di un centrodestra che in città fa fatica a ricompattarsi. Il movimento Pronti per Maddaloni, infatti è una costola del più ampio cartello messo in piedi dall’ex ministro Mario Landolfi che, un anno fa, lanciò il suo Pronti per il Sud. Con Roberti, un landolfiano di ferro e, per anni, pilastro del centrodestra cittadino come Claudio Marone, già assessore provinciale con Riccardo Ventre, componente del consiglio d’amministrazione del consorzio idrico e più volte candidato sindaco.
Novità potrebbero riguardare anche il Movimento 5 stelle che si pone l’obiettivo di affermarsi definitivamente sullo scenario cittadino. Nel 2013 fu la giovane Marianna Iorio a guidare la compagine pentastellata con un lusinghiero risultato di circa mille preferenze. Oggi, la grande novità potrebbe essere rappresentata dal colonnello Antonio Del Monaco, uomo da sempre impegnato nelle battaglie di legalità sul territorio e nell’associazionismo che, però, non si è mai avvicinato ad alcuna formazione politica. Sembra che questa volta, invece, le condizioni per un suo impegno diretto ci siano tutte, anche se bisognerà attendere il pronunciamento del meet up prima di qualsiasi valutazione. La situazione più ingarbugliata, comunque, è quella che sta vivendo il Partito democratico dove, allo stato ci sono dei veri e propri blocchi contrapposti che si contendono le leadership. Il commissario Pina Picierno di derogare rispetto alla celebrazione delle primarie, proprio non ne vuol sapere e, così, la conta preventiva appare inevitabile.
Allo stato in corsa c’è il gruppo che punta sull’ex assessore Flavio Smarrelli, che mette assieme una fetta della sinistra storica maddalonese guidata da Alessandro Sforza, quello che crede in Maurizio Reitano, pure lui ex assessore, che si è organizzato nell’associazione Democratici per Maddaloni, guidata dall’ex candidato sindaco Gaetano Esposito. Altra soluzione è quella di Clemente Gorgoglio, altro ex assessore, che vede come sostenitori l’ex segretario cittadino Pd Salvatore Mataluna e l’ex consigliere provinciale Vincenzo Correra. A completare il quadro degli sfidanti, c’è Giuseppe Razzano, ex presidente del consiglio degli studenti della Sun, ex componente della segreteria nazionale dei giovani democratici che sta lavorando a ricomporre un mondo che a Maddaloni si riconosceva intorno all’ex presidente della Provincia Alessandro De Franciscis. A questi nomi, va aggiunto, quello di Giovanna Sabba, la quale è pronta a candidarsi solo in caso di soluzione unitaria sul suo nome..
