20:08:28 Recepite le denunce delle parti offese, furono disposti lunghi appostamenti nelle zone in cui le ragazze venivano costrette a prostituirsi, tra Castel Volturno e Ischitella, le indagini sono state ricostruite questa mattina dal commissario Vito Esposito della Questura di Caserta, che ha deposto dinanzi ai giudici della Corte di assise di Santa Maria Capua Vetere nel processo a carico di un'organizzazione criminale accusata di riduzione in schiavitù.

Il commissario Esposito ha parlato anche dei rilievi fotografici indispensabili per individuare gli aguzzini e per ricostruire e delineare i contatti tra gli imputati. Altro importante elemento di prova ha riguardato l'analisi dei tabulati telefonici in uso ai membri dell' organizzazione.

L' istruttoria dibattimentale vede sotto accusa,José Ricardo Santos, Rafael da Concecao Nunez, Anderson de Jesus Lima, Julia Machado Matos, Rogerio Paulo Carnerio, Lazzaro Luis Barbosa, Henrique Paulo Alves, Jussata Fatima Benfica Neves, Jonathan Albuquerque,i Daniela Di Santo, Harley Maiche Andriolli, tutti brasiliani tranne Di Santo, difesi dagli avvocati Di Mezza, Marino, Varriale,Ceraldi, Tammaro, Russo, Musolino e Santoro.

Le vittime venivano fatte venire in Italia con l' inganno, costrette a prostituirsi e a pagarsi l' intervento per diventare trans e a pagarsi vitto e vestiario con i soldi guadagnati sulla strada, oltre a pagare una lauta percentuale sulle prestazioni. Vivevano segregate e costrette a non muoversi dalle modeste abitazioni in cui vivevano. Nella prossima udienza è previsto il controesame del commissario Vito Esposito.

Giovanni Maria Mascia