22:07:11 Pentiti inattendibili e contradditori anche tra loro, documenti e sentenze che smentisco l'assunto dell' accusa. Dopo oltre due ore e mezza  l'avvocato  Carlo De Stavola,  difensore dell' ex sindaco di Trentola ducenta Michele Griffo, ha concluso la sua arringa ed ha chiesto la piena assoluzione de suo assistito, escludendo che ogni asserzione dei pentiti possa costituire prova di una qualsiasi contiguità con la camorra e con il clan Zagaria.

L'avvocato De Stavola ha innanzitutto posto in evidenza che le indagini si sono prima concentrate sulle presunte autorizzazioni illegittime per la realizzazione del centro commerciale Jambo, che sarebbe stato finanziato con i soldi di Miche Zagaria, per poi venire indirizzate sulla realizzazione dello 'svincolo' che avrebbe dovuto consentire l'ingresso diretto alla struttura commerciale.

Il penalista ha rimarcato che nel processo stralcio, deciso con il rito abbreviato, gli imputati accusati di turbativa d'asta per la gara che riguardava la realizzazione dello svincolo sono stati tutti assolti. Il difensore di Griffo ha sostenuto che le dichiarazioni dei pentiti, Antonio Iovine, Gaetano Vassallo, Nicola Panaro, Massimo Caterino, Attilio Pellegrino, Dario De Simone ed altri ancora sono risultate contraddittorie e smentite da prove documentali.

In particolare l'avvocato De Stavola si è soffermato sulle accuse dell'ex assessore ora collaboratore di giustizia Luigi Cassandra, evideziando che solo in una sentenza gli è stata riconosciuta l'attenuante per la collaborazione e che per la stessa vicenda processuale del centro turistico Night and day la struttura fu oggetto di misure di prevenzione, per cui l'ex amministratore è inattendibile e le sue dichiarazioni sono in contrasto con quelle degli altri pentiti. Per Michele Griffo il pubblico ministero Maurizio Giordano della Dda ha chiesto otto anni di reclusione.

Giovanni Maria Mascia