20:02:37 I giudici della seconda sezione della Corte di appello di Napoli hanno escluso ogni forma di connivenza e di contiguità tra l'ex consigliere regionale Angelo Polverino e la camorra.

Esclusa l'aggravante del vecchio articolo sette della Legge antimafia è stata emessa una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta  prescrizione in relazione al reato di turbativa d'asta. I giudici hanno accolto le tesi del difensore dell'imputato, l'avvocato Vittorio Giàquinto.

La vicenda riguarda l'appalto per il servizio per la pulizie e la sanificazione dell'Asl di Caserta. Polverino era accusato di aver favorito l'imprenditore Grillo, condannato per questa vicenda ad otto anni di reclusione. Secondo la Dda, l'aver favorito Grillo significava aver favorito anche ii clan Belforte di Marcianise e il clan dei Casalesi, per questa ragione oltre al reato di turbativa d'asta venne contestata anche l'aggravante mafiosa.

Nello stesso procedimento rimasero coinvolti oltre a Polverino e a Grillo, anche l'imprenditore Lazzaro Luce, nei  confronti del quale fu esclusa sin da subito l'aggravante mafiosa, e l'ex sindaco di Caserta Giuseppe Gasparin, che rispondeva anche di corruzione.

Giovanni Maria Mascia