18:56:51 La canzone napoletana è senz’altro uno dei patrimoni naturali di una città e da molti storici e addetti ai lavori, ma anche da cittadini napoletani, è considerata uno dei punti di eccellenza della canzone italiana.

Molti sono stati gli artisti nazionali ed internazionali che si sono cimentati in performance canore ed hanno dato lustro a sonetti e terzine di grande pregio scritte da autori napoletani e italiani come Gabriele D’Annunzio.

Gli stessi hanno fatto conoscere la vera indole di un popolo, quello napoletano e il suo modo di pensare al mondo intero. Il repertorio che nasce dagli inizi del XIX secolo ha continuato a trovare quella credibilità musicale anche nell’immediato dopoguerra. Molti asseriscono che la canzone napoletana appartiene alla musica colta.

L’associazione Terra nostra presieduta Corrado Giardina con la fondazione Fierro con il suo presidente Fabrizio Fierro ha inteso dare l’opportunità ad un percorso culturale non nazionale ma mondiale,  alla canzone napoletana valorizzandola come patrimonio culturale e  candidandola con  un progetto che vede molti cultori e storici napoletani  favorevoli  ad una ricchezza  dell’Umanita’ dove L’Unesco ne custodisce la storicità di un bene. 

Sabato 13 aprile alle ore 10.00 presso il Belvedere di San Leucio l’associazione Terra Nostra con il suo presidente Corrado Giardina e la fondazione Fierro rappresentata dal presidente Fabrizio Fierro hanno inteso presentare questo progetto agli intervenuti alla manifestazione con un comitato prefissandosi che la canzone classica napoletana diventi patrimonio Unesco. Ospitata dal comune di Caserta, la manifestazione si svolgerà nella magnifica cornice settecentesca di Fernandopoli, e si ringrazia il sindaco della città Carlo Marino e gli assessori Tiziana Petrillo ed Emiliano Casale, essendo la canzone napoletana radici anche in provincia di Caserta con il grande Enrico Caruso nato da genitori originari del comune di Alife. Al convegno interverranno, dopo la relazione introduttiva  dei relatori presidenti delle due associazione che hanno organizzato l’evento, la dottoressa Patrizia Nardi esperto in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature Unesco, Leandro Ventura direttore servizio VI del Mbac, il professor Maurizio Di Stefano presidente onorario ICOMAS, La dottoressa Stefania Baldinotti funzionario antropologo della ICDE – MBAC, ma interverranno  anche illustri personalità del continente come il Professor Francisco Javier Lopez Morales consigliere Unesco degli stati federali del Messico ,  il professor De Melis cineasta etnomusicologo Universita’ della Sapienza, Claudio Bocci della Feder Culture,  l’avvocato Antonio Patanè consigliere scientifico Fondazione patrimonio Unesco e capo gabinetto del sindaco di Noto, il direttore del Conservatorio san Pietro a Maiella Dottor Carmine Santaniello, Armando De Rosa  giornalista e esperto musica classica napoletana. 

La manifestazione è una base e senz’altro una piattaforma che fa da biglietto da vista nella cornice di un palazzo antico che si fa storia moderna.