AVERSA. La procura della Repubblica di Napoli Nord ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di due persone che si ritengono gli autori della rapina e dell’omicidio di Italia Dell’Aversana, avvenuto ad Aversa il 6 ottobre scorso. L’episodio criminoso, che ha suscitato particolare allarme sociale, è stato caratterizzato da particolare ferocia ed efferatezza.

Secondo la ricostruzione accusatoria, i due soggetti fermati, indiziati di altre rapine nel circondario commesse con modalità analoghe, nelle prime ore del mattino del 6 ottobre, a bordo di un’autovettura, sorprendevano da tergo l’ignara vittima che si dirigeva al lavoro presso l’ospedale ‘Moscati’ di Aversa e, strappandole la borsa, ne provocavano l’investimento, cagionandole gravissime lesioni, in ragione delle quali la stessa decedeva poche ore dopo. Il fermo è stato eseguito nella tarda mattinata di oggi dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa che, coordinati dal pm della procura di Napoli Nord, hanno condotto le indagini sul gravissimo fatto di sangue con notevole professionalità. Una significativa svolta si è avuta grazie all’intercettazione dei telefoni cellulari sottratti a Dell’Aversana e ad un’altra donna vittima di una rapina analoga avvenuta il 7 ottobre. Si è riuscito in questo modo a risalire ai due utilizzatori dei cellulari, i quali indirizzavano le indagini verso le persone fermate. A seguito della conseguente attività investigativa, culminata nelle prime ore del mattino di oggi, uno dei rapinatori è stato sorpreso in un’area del campo nomadi di Scampia, a bordo della stessa autovettura verosimilmente utilizzata per commettere le azioni criminose: si tratta di persona già sottoposta agli arresti domiciliari presso il campo Rom di Giugliano dal quale era evaso il 6 agosto, rendendosi irreperibile. A bordo dell’autovettura i carabinieri hanno rinvenuto anche oggetti di proprietà della vittima.