SAN NICOLA LA STRADA. Dopo un mese di caldo torrido ed afoso, anche a San Nicola la Strada è arrivata Circe, con una violenza inaudita.
Nel pomeriggio di giovedì, 23 luglio 2015, infatti, un violento nubifragio si è abbattuto sul territorio cittadino creando i problemi di sempre che neppure gli ex sindaci pro-tempore (Angelo Antonio Pascariello 2001-2011, Delli Paoli Pasquale 2011-2014) sono riusciti a risolvere. Oltre alla forte pioggia è arrivato un fortissimo vento che ha provocato non pochi danni. Tantissime le strade completamente allagate. Il violento acquazzone ha fatto scendere le temperature che nelle ultime settimane avevano sfiorato costantemente i 40 gradi. Grande l’ironia su internet contro la nuova amministrazione di Vito Marotta che dimostra come siano ancora tanti coloro che remano contro e sperano che il neo sindaco fallisca, dimostrando così che non hanno assolutamente a cuore il bene della Città e dei suoi concittadini. A San Nicola quando piove si gonfiano le fogne e si allagano strade, garage, abitazioni e negozi. Il primo intervento da fare, che non comporta un grande esborso economico, è quello di effettuare la sistematica pulizia delle caditoie che i Volontati del Nucleo comunale di Protezione civile, coordinati da Ciro De Maio, hanno già censito. C’è, poi, un problema strutturale dell’impianto idraulico-fognario che affligge alcune zone del territorio comunale e che sistematicamente si ripropone ogni qualvolta sulla città si abbatte una pioggia scrosciante anche solo per qualche ora. A subire tale grave disservizio (igienico-strutturale) sono i residenti di via Cairoli, corso De Gasperi e via Appia (incrocio via le Taglie e via Paul Harris), che si vedono costretti ad affrontare in modo ciclico momenti di emergenza, di grande disagio e sconforto. Ma ancor più, quello che pesa maggiormente per i malcapitati è la mancanza di fiducia che oramai nutrono nei confronti dell’amministrazione comunale in senso lato che, pur essendo già a conoscenza del problema, non ha ancora adottato alcuna soluzione, lasciando al proprio destino i residenti. Il problema a giugno del 2012 venne affrontato in seno alla IV^ Commissione LL.PP. di cui Giovanni Motta del Partito Democratico (ora rieletto) era componente in qualità di vice-presidente. Motta impegnò l’ufficio tecnico nella persona del dirigente Ing. Vallone ad uno studio di verifica idraulica-dimensionale nonché funzionale ed in particolare per la zona di via Appia incrocio via Taglie e via Paul Harris. A studi e verifiche ultimate l’ufficio tecnico comunale ipotizzava, in virtù dei risultati ottenuti, un raddoppio del condotto fognario su via Appia (tratto compreso tra via Paul Harris che segna il confine con Caserta e la circumvallazione). Il risultato, però, è che a tutt’oggi e nonostante l’ottimo lavoro svolto in seno alla commissione, nulla è stato deciso e realizzato per scongiurare nuovi momenti di emergenza e di panico. L’interrogativo è d’obbligo: può l’amministrazione comunale in carica rimandare la soluzione di un delicato problema che attenta ciclicamente l’incolumità dei cittadini che crea momenti di carenza igienica e strutturale? Puntualmente, durante i vari acquazzoni, anche di minor entità rispetto dell’ultimo, veri corsi d’acqua, implementati anche dalla pendenza di Viale Carlo III, si riversano nell’emiciclo zona ovest di Piazza Rotonda, creando un lago che blocca la circolazione ed allaga le abitazioni dell’area. Si potrebbe ovviare a questo problema, semplicemente programmando la pulizia, in modo ciclico, delle caditoie che insistono nell’area e aggiungendo nell’incrocio tra viale Carlo III e Piazza Rotonda, attraversamento ovest-est, una semplice caditoia di adeguate capacità ricettive.
Nunzio De Pinto
