CAPUA. Consigliere Minoja, una candidatura fuori dagli schemi quella del generale Centore...

«Il generale è una persona che vuole bene a Capua e che ha sempre manifestato il suo affetto anche quando è stato lontano. Dobbiamo partecipare tutti al processo di ricostruzione e di rilancio della città di Capua dopo dieci anni di disastri amministrativi. Capua aveva bisogno di un governo di salute pubblica e chi meglio del generale può guidarlo».

La candidatura del generale vi dà tanta sicurezza...

«Non potevamo individuare figura migliore. La città è entusiasta di lui e lo stiamo vedendo in queste settimane. Stiamo registrando tantissime candidature di persone che hanno voglia di dare il loro contributo al progetto Centore e che, in passato, non sarebbero mai scese in campo. Questi sono segnali che indicano quanta attesa c’è intorno a quello che il generale potrà fare per Capua. Dall’altra parte abbiamo il gruppo dei vecchi consiglieri che la città conoscere e che ha fallito in tutti gli obiettivi vanificando una maggioranza ampissima con l’uscita di scena nostra, di Frattasi».

Questo entusiasmo di cui lei parla in quante liste si tradurrà?

«Abbiamo avviato un ragionamento in questi giorni per le procedure burocratiche e la compilazione delle liste. Stiamo lavorando a sette liste, ma credo che ci siano anche i margini per presentarne un’ottava... ».

Le priorità dell’amministrazione Centore.

«Diciamo che c’è una priorità, e quella vale per tutti, ed è rappresentata dal bilancio. Chiunque guiderà la prossima amministrazione cittadina avrà il compito di mettere in campo un’azione di risanamento. A questo bisogna aggiungere, un’azione di potenziamento dei servizi che, allo stato, a fronte di costi elevatissimi, producono risultati pessimi. Giusto per fare qualche esempio, è necessario intervenire in maniera drastica sulla raccolta rifiuti, sulla riscossioni dei tributi, che funzionano malissimo a fronte dei costi onerosi che sopportano i cittadini di Capua».