MADDALONI. Sindaco De Lucia, nell’ultimo periodo è finita nell’occhio del ciclone sulla questione Puc soprattutto per le accuse del Partito democratico. Cosa risponde?
«Come sempre nella politica come nella vita contano i fatti. Dalle accuse si vuole lasciare intravedere che io, la mia parte politica, abbiamo degli interessi sul piano urbanistico: non è così. Quello che interessa a noi è predisporre un piano che sia funzionale allo sviluppo della città e alla sua crescita, il resto sono solo maldicenze. Da quando svolgo il lavoro di ingegnere sfido chiunque a dire di aver costruito la mia fortuna professionale sul pubblico e, soprattutto, a Maddaloni... Al massimo saranno tre i progetti legati al mio nome in passato. Sono altri i professionisti e, guarda caso, tutti vicini al Pd che hanno avuto una serie di incarichi importanti in grosse partite sulla città di Maddaloni. Non sono certo stata io a portare Mc Donald’s giusto per essere chiari... ».
E Carmine Esposito? Anche lui è fuori da ogni ragionamento del Puc?
«Il fatto di essere mio amico per Carmine Esposito è diventata una iattura.... Da sempre, proprio per non dare adito a polemiche e a chiacchiere, i suoi investimenti Esposito li ha fatti sempre fuori Maddaloni. Per completare la serie delle domande l’assessore D’Alessandro fa l’architetto, ma lavora solo con i privati. Lo stesso discorso vale per il consigliere Franco Merola che fa il geometra, ma opera, anche in questo caso, solo con i privati».
Passiamo ad un altro Esposito, Gaetano del Pd in consiglio comunale ha detto di essersi pentito di aver votato le sue linee programmatiche...
«E dove avrei disatteso le linee programmatiche. Ho detto che mi sarei opposta a Cementir e l’ho fatto, non come altri che, prima hanno dichiarato una cosa e, poi, in conferenza dei servizi hanno votato sì. In più ho ottenuto che si sbloccassero le compensazioni realizzando delle opere importanti per la città. Ho ottenuto risultati con il Foro boario per toccare la questione ambientale... Gaetano Esposito mi spiegasse cosa è stato fatto in senso opposto a quello che abbiamo espresso nelle linee programmatiche».
Qualcuno dice che è azzurra fuori e rossa dentro...
«Per me non è un’offesa! Ho avviato in questi due anni di mandato un lavoro di riassetto della città tipico del centrodestra e, nel contempo, sono riuscita ad avere una grande attenzione verso il sociale, tema che sarebbe di centrosinistra... Probabilmente chi mi accusa avrebbe voluto fare lui quello che sono riuscita a fare io in questo lasso di tempo per Maddaloni. Abbiamo ridotto i fitti passivi, abbiamo riaperto il Giordano Bruno, molto probabilmente riattiveremo l’ufficio del giudice di pace: la mia amministrazione ha operato nell’interesse della città».
Come viene percepito dai cittadini il vostro operato?
«Adesso non mi picchiano più... Non mi lanciano i petali di rose, ma non mi picchiano più... Abbiamo cambiato tante cose e i maddalonesi lo hanno capito».
