Pallagrello (o Pallarello) è il nome di un vitigno autoctono dei monti del Matese della provincia di Caserta, chiamato così per gli acini perfettamente sferici del grappolo.


Nel dialetto locale pallarello sta infatti per "rotondetto”.

Ferdinando IV di Borbone amava oltremodo questo vino, tanto da vietare severamente il passaggio in una vigna situata in località Monticello nella cittadina di Piedimonte Matese, dove aveva fatto impiantare questo vitigno. Una lapide del 1775, presente sul fondo, ricorda la disposizione del sovrano.

Quest’ultimo, successivamente, diede ordine di creare, sul monte San Leucio, alle spalle della Reggia di Caserta, una grande vigna a forma di ventaglio, da qui il nome di Vigna del Ventaglio, e di inserirvi tra le diverse qualità di uve , tutte del Regno delle Due Sicilie, due qualità campane: il Pallagrello bianco e nero, varietà all'epoca denominate Piedimonte dal luogo di provenienza. Il ventaglio era formato di raggi che delimitavano 10 diverse specie di vitigni, a partire dal piccolo cancelleto d’ingresso fino all’estremità del campo.

Inoltre era consuetudine della corte regalarlo ai propri ospiti stranieri ed inviarlo nelle corti europee, oltre ad includerlo nei menu e nelle carte dei vini per le grandi occasioni.

Con l’Unità d’Italia quasi non è rimasta traccia di questo prezioso vitigno.

Tuttavia, oggi, con la riscoperta dei prodotti locali e delle eccellenze dei nostri territori, il Pallagrallo assurge ad un ruolo primario nell’enogastronomia campana e non solo.

I vigneti sono ubicati prevalentemente nei comuni di Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Pontelatone e nelle zone limitrofe di Piedimonte Matese, S. Angelo d’Alife, Alvignano, Alvignanello, Ruviano, in un terreno argilloso, ad un’altitudine fra i 200 e i 350 metri. Le caratteristiche organolettiche ben precise ne fanno un vino strutturato e dai sapori eccezionali.
Il Pallagrello bianco, vendemmiato nell’ultima decade di settembre, si presenta di colore giallo oro e all’olfatto offre delicate note di miele, pesca, ginestra, fieno, cera d’api; al gusto è ricco, morbido, equilibrato, con prevalenza di aromi speziati, note di frutta candita e accenni di mandorla tostata e vaniglia. Si abbina perfettamente a frutti di mare e crostacei, rispettandone la temperatura di servizio di 12-14°C

Il Pallagrello nero, vendemmiato a fine ottobre è un vino potente, di grande struttura, dal colore rubino intenso; all’olfatto prevalgono sentori balsamici, che si aprono ad un’ampia sequenza di note richiamanti frutti di bosco, pepe verde e cioccolato; al gusto è armonico e vellutato; la persistenza aromatica lunghissima sfuma in una scia speziata con tracce di more e mirtilli.

Abbinamenti ideali sono le carni grigliate ovine e caprine, ma si sposa perfettamente anche con il tipico maialino nero casertano arrosto. Temperatura di servizio sui 18-20°C.

Francesco Trepiccione