Negli ultimi anni le vite di tutti noi sono state pesantemente influenzato dall’epidemia di Covid 19 e dalle varie restrizioni che i governi italiani, olandesi e di altri paesi hanno deciso di applicare per impedire la diffusione di questo corona virus.

Ogni aspetto della nostra vita è cambiato in seguito a questi eventi e il gioco d’azzardo online non ha fatto eccezione. Ora con lo scoppio di nuovi focolai sono in molti a chiedersi in che modo tutto ciò andrà a influire sul funzionamento dei casino online italia. Ora daremo un'occhiata più da vicino a questo problema, che preoccupa molti giocatori.

Abbiamo quindi chiesto alla nostra amica, collaboratrice e gradita ospite, Valeria Endrizzi, esperta del settore di gaming online di illustrarci meglio la tentazione e di fare un po’ di chiarezza in merito per diradare qualche nube che offusca la visione generale. Sarà quindi possibile giocare al casinò online durante il coronavirus futuro?

I nuovi focolai influenzeranno il gioco online?

Il coronavirus ha influenzato molti aspetti del nostro vivere quotidiano e ha avuto un impatto importante anche su diversi settori economici. I più colpiti sono stati quelli del turismo, come ad esempio città d’arte, ristoranti, museo, cinema, teatri e anche i casinò fisici. 

Il nostro paese si è impegnato molto a fronteggiare la pandemia tanto che ha deciso si applicare il lockdown prima e la vaccinazione poi per contrastare la diffusione del Covid 19. Tutto ciò però ha lasciato un certo clima di incertezza in diversi mercati, compreso quello immobiliare. Cosa riserva dunque il futuro per il gioco d’azzardo online? 

Precedenti storici

Per farti capire meglio tutto voglio ora farti due esempi storici legati al fenomeno del gioco d’azzardo e alle crisi, quindi andremo brevemente a vedere quel che è successo nel 1789 a Parigi, insieme agli avvenimenti storici verificatisi nell’arco di tempo compreso tra il 1905 e il 1917 in Russia.

Cominciamo dalla Francia. Con lo scoppio della sua rivoluzione, fondata sui principi dell’illuminismo. All’epoca il Palais Royal era il principale punto di attrazione della capitale. Tutti gli incontri avvenivano nei suoi caffè e nei suoi negozi. Quel che non tutti sanno è che già nel 1791, all’interno di questo palazzo, nel massimo periodo di incertezza politica, nacquero diverse sale da gioco e bische clandestine.

L’altra grande rivoluzione europea, quella d’Ottobre vide un vero e proprio sviluppo delle case da gioco, luogo dove la popolazione era solita passare il proprio tempo per cercare distrazione da quanto avveniva di fuori. Lo stesso Tolstoj le descrive all’interno dei suoi diari visto che in uno dei suoi periodi di maggiore crisi si recò proprio a giocare in una di queste case.

La storia, come si dice, si ripete, così, nel 2020 dopo un primo periodo di incertezze, dovute proprio alla pandemia, il comparto del gioco è tornato a crescere proprio grazie alla possibilità di giocare online.

I danni subiti

Come già accennato, in seguito alle scelte del governo di applicare il lockdown, diverse sale da gioco e centri scommessi hanno dovuto chiudere, insieme a molte altre attività commerciali. Nonostante tutto, però, secondo quando ha comunicato la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in suo recente studio diffuso da poco, il settore del gaming online ha generato qualcosa come 107,5 miliardi di euro.

La pandemia ha quindi finito con l’influire sul settore che, come si può facilmente comprendere, nel suo aspetto fisico ha sofferto molto, vista la chiusura forzata dei locali, ma che nel suo aspetto digitale, cioè nel giocare al casinò online, ha potuto invece godere di un vero e proprio boom.

Si è passati così dall’andare a giocare in un un sala gioco al giocare principalmente online visto che il volume delle giocate digitali ha visto un importante aumento pari al 43%. Esaminando i dati vediamo che le entrate delle sale e dei casino fisiche hanno fatto segnare un segno meno decisamente pesante, crollando a 1,8 miliardi dai 4,8 di partenza. Questo bilancio è stato però bilanciato dall’aumento delle entrate online.

In tutto ciò a rimetterci però è principalmente lo Stato perché è vero sì che gli italiani continuano a giocare online, ma gli introiti fiscali ricevuto dal gioco digitale sono minori rispetto a quello tradizione a cui ha sopperito il getto economico e il lavoro da casinò online, almeno in parte. In questo modo l’ufficio dell’erario nazionale è passato dal ricevere qualcosa come 11,4 miliardi del 2019, ai 7,6 miliardi del 2021. Si può vedere quindi che c’è un ammanco di circa 4 miliardi di euro che va a pesare sulle mancate entrate statali.

In conclusione

I nuovi casi di coronavirus preoccupano abbastanza ma non sembra che all’orizzonte si prospettino altri lockdown, l’Italia, così come altre nazioni sembra orientarsi più sula campagna vaccinale che sulle chiusure forzate per contrastare l’epidemia di Covid Sars 19.