13:02:25 CASERTA. Takumi, il nostro turista immaginario, proveniente dal Giappone, con uno strumento a dir poco diabolico di ultima generazione, sicuramente satellitare, è riuscito ad individuare una voragine nella parte orientale della città di Caserta e ne è rimasto affascinato: il noto ‘buco’ della 167 nel Parco degli Aranci.

Subito si è precipitato nella zona e con meraviglia ha visto piante altissime e vegetazione folta spuntare da una vasta area circolare, circondata da palazzi ed edifici molto popolosi. Takumi, chissà, forse pensando tra sé e sé, ha immaginato che l’area interessata sia stata realizzata appositamente per favorire lo sviluppo del paesaggio boschivo, come una sorta di ‘polmone’ verde nel cuore della città, strizzando l’occhio al maestoso giardino della Reggia di Caserta. (Magari!). Ma facciamo un po' di storia del famigerato ‘buco’. 

Il ‘buco’ della 167 è un enorme invaso generato dallo scavo fondazionale di un vasto complesso edilizio di tipo commerciale, rimasto irrealizzato fin dalla metà degli anni ‘90, a seguito del fallimento della società proprietaria. 

Abbandonato a se stesso, esso nel tempo è stato ricoperto da vegetazione spontanea, col proliferare di una situazione igienico- ambientale di notevole impatto, in quanto è diventato ricettacolo di immondizia ed altri scarti, buttati lì da avventori poco inclini alla salvaguardia del proprio territorio, condizionando negativamente la salubrità delle aree circostanti, densamente urbanizzate.

Ed infatti nel quartiere coesistono una scuola elementare, la ‘Don Milani’, la scuola media ’Luigi Vanvitelli’, il Planetario della città; inoltre, non mancano esercizi commerciali di vario genere, sparsi qua e là, perciò, a buon diritto, si può affermare che la zona è molto ben servita, nonché densamente popolata. 

Da notare poi che nella zona c’è anche una pista per running, che delimita l’enorme fossato e che attira residenti e non, molto battuta a tutte le ore del giorno per la pratica sportiva.  

A gennaio del 2019 è nata poi una rete di associazioni civiche per la riqualificazione di tutto il quartiere. Di questa rete fanno parte le associazioni ‘Caserta Città Viva, Centro Sociale Ex Canapificio, Gruppo Scout Caserta 5, Parrocchia SS. Maria e S. Giovanni Bosco, Comitato per Villa Giaquinto’, ma anche tanti residenti volontari della zona. 

Dalla fine degli anni ‘90 ad oggi, con tutte le giunte comunali che si sono succedute a Caserta, percorrendo tutti i colori politici, di tutte le fedi e i vari ‘credo’ di appartenenza, dopo tutti i progetti e le infinite promesse fatte, trite e ritrite, delle innumerevoli propagande elettorali, ebbene il buco è rimasto ancora lì, si è espanso sempre più e ha finito per divorare anche la voragine indeterminata delle promesse fatte a vuoto.

Ma forse qualcosa nell’aria sta cambiando, perché il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha infatti annunciato il 21 maggio scorso ai microfoni di Goldwebtv il progetto di realizzare in quell’area una cittadella dello sport (aggiungendo cemento ad altro cemento!). Ed allora l’idea di Takumi, il nostro turista immaginario, di un’enorme area verde attrezzata nel ‘buco’ della 167 con piante e vegetazione rigogliosa non sarebbe forse maggiormente opportuna per Caserta ed i suoi abitanti? In fondo, la natura si riprende ciò che è suo e Caserta ne gioverebbe dal punto di vista dell’ambiente. 

Alessandra Natale