CASERTA. Il giorno dopo l’inchiesta dei Ros che ha portato all’arresto di Pio Del Gaudio e di Angelo Polverino, tutti i riflettori sono puntati su Carlo Sarro, deputato azzurro, componente della commissione antimafia e coordinatore provinciale di Forza Italia sul quale pende una richiesta di arresti domiciliari che dovrà essere approvata dalla Camera.
E’ proprio Sarro, in un’intervista a repubblica.it a chiarire la propria posizione spiegando il perché del suo nome nell’ordinanza e il suo rapporto con Franco Zagaria, cognato del superboss Michele Zagaria. «Io sono stato ai funerali di un signore che, pace all’anima sua, non ho mai conosciuto da vivo, ma solo da morto. Per la semplice ragione che lui era il cognato dell’ingegnere Magliulo che era il nostro capogruppo in Provincia a Caserta (Magliulo è stato arrestato nell’inchiesta sull’ospedale di un paio di mesi fa) – ha dichiarato Sarro - Andai al funerale per fare le condoglianze all’ingegnere Magliulo. Questo è il motivo di quella mia visita. Non mi risultava che il defunto avesse problemi, perché era un incensurato. E poi non è che faccio le indagini di polizia quando devo fare le condoglianze. L’ingegnere Magliulo lo conosco da anni. Abbiamo una colleganza politica. E’ stato anche mio cliente, quindi è un rapporto risalente a molti anni addietro. Vengo coinvolto in una operazione dove si parla di cose rispetto alle quali in non c’entro proprio niente. Il mio nome viene associato e collegato a tutte queste situazioni rispetto alle quali, anche in termini di contestazioni, non centro sulla. Trovo anche singolare che il mio nome venga associato a fatti e situazioni da qui sono lontano». Quanto alla turbativa d’asta, Sarro indossa i panni dell’amministrativista e spiga come nel suo ruolo di commissario non avrebbe potuto agevolare nessuno. «Nella mia funzione di commissario liquidatore dell’ente d’ambito, non ho alcun ruolo, compito, funzione, attività che abbia a che fare con le gare. Io sono totalmente estraneo a questo. La mia funzione è quella di chiudere un Ente che è stato soppresso per legge nazionale e quindi sto curando tutte le attività liquidatorie dell’Ente – ha sottolineato - Ho il compito di definire il regime il regime tariffario con il controllo dell’autorità sull’energia». Nonostante tutto Sarro ha dichiarato di essere intenzionato a dimettersi da tutti gli incarichi politici. «Adesso mi dimetterò dagli incarichi dove non ho particolare motivo di conflitto. Lo faccio sotto il profilo dell’opportunità, come una scelta di stile – ha sottolineato - Al momento mi dimetterò dall’Ato3 e dagli incarichi politici, sono commissario provinciale di Forza Italia, e da tutto quello che può attenere in maniera indiretta a tutto questo tipo di vicenda». L’unico nodo che resta da sciogliere è quello delle commissioni, vicepresidenza commissione giustizia e commissione antimafia per le quali Rosy Bindi, presidente dell’Antimafia, ha chiesto le dimissioni dell’azzurro protocollando anche una richiesta ai presidenti di Camera e Senato. «Per quanto riguarda la permanenza nelle commissioni parlamentari – ha spiegato Sarro questa è una valutazione che farò in sede anche politica con il mio gruppo, perché sono incarichi che ho ricevuto non a titolo personale». Per la sostituzione del deputato matesino alla guida del partito, in queste ore si è fatto il nome di Vittorio Romano, già responsabile dei club Forza Silvio, e marito della ben più nota Noemi Letizia, la ragazza di Casoria che ha invitato Silvio Berlusconi alla sua festa di diciotto anni.