10:46:32 Il maresciallo in pensione Giuseppe Carione non è più il presidente del Comitato festeggiamenti della Madonna di Casaluce.

La vicenda è chiusa e questo è il responso del presidente dott. Arminio Salvatore Rabuano del Tribunale normanno di Napoli Nord di Aversa - depositato pochi minuti fa - cui si era rivolto il sottufficiale in pensione della Guardia di Finanza ed ex Presidente del Comitato Festeggiamenti della Madonna di Casaluce con un suo ricorso d’urgenza contro il provvedimento di cancellazione dello stesso Comitato dal Registro dell’Agenzia delle Entrate da parte del Parroco don Michele Verolla rettore del Santuario Santa Maria ad Nives di Casaluce qualche mese fa.

In questo quadro il 15 giugno prossimo la prevista e consueta traslazione della statua della Madonna dalla Chiesa di Casaluce alla Chiesa Madre Cattedrale  di Aversa, come è tradizione secolare,  sarà organizzata, gestita e coordinata dal Parroco e non da Giuseppe Carione.

Dopo una lunga battaglia giudiziaria tra il prelato e il militare in congedo, l’ha avuta vinto il prete che ha schierato un pool di avvocati esperti nel campo del diritto canonico: l’avv. Roberto Santoro civilista e presidente della camera civile sammaritana, l’avv. Gaetano Crisileo penalista e cultore di ricerca in diritto ecclesiastico presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Vanvitelli, il prof. Federico Gravino dottore di ricerca e docente di diritto canonico presso la stessa universita’, il Prof. Sac. Gennaro Fusco dottore di ricerca nella cattedra di Diritto Ecclesiastico e Canonico al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Universita’ Vanvitelli e Difensore del Vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale di Napoli , esperto e riconosciuto studioso nella materia canonica: tutti sotto la supervisione del loro titolare di cattedra il prof. Raffaele Santoro ordinario di diritto canonico e di diritto ecclesiastico presso lo stesso Ateneo.

Ora il maresciallo Carione assistito dagli avvocati Fabio Mencocco e Luigi Vitale si dovra’ arrendere e dovrà deporre le “armi” e nel caso in cui dovesse firmarsi come presidente delegato del Comitato incorrerà in un reato penale e verra’ denunziato per usurpazione di titolo e non solo.

Non era bastata la nota del Vescovo di Aversa, indirizzata al Carione che aveva chiarito che e’ sempre il Parroco competente a gestire i Comitati, ma e’ stata necessario il provvedimento di un magistrato per fermarlo.

Di recente, in un incontro con i mass media,  il Vescovo Spinillo aveva ribadito e chiarito una nota in materia del 2013 della Conferenza Episcopale Regionale Campana  e si era espresso in questi termini:

“Le norme incidono in particolare sulla formazione del comitato organizzatore, sulle offerte ma anche sulla processione vera e propria. Il Comitato deve essere presieduto dal parroco ed ha durata limitata all'organizzazione della festa.In nessun modo un Comitato per sua natura temporaneo e occasionale può essere trasformato in associazione che abbia caratteristiche di stabilità e un proprio codice fiscale".

Il Giudice presidente dott. Rabuano ha emesso la sua decisione in sintonia con questa linea  in quanto un comitato non è assolutamente un’associazione e non puo’ munirsi di codice fiscale.

Peraltro i difensori di Don Michele  costituitisi in giudizio con una lunga memoria scritta avevano ampiamente spiegato che il Presidente di un Comitato festeggiamenti incardinato presso una Parrocchia non e’ un incarico a tempo determinato nel senso che dura solo per il periodo dei festeggiamenti in corso e poi decade, e  fa capo esclusivamente al Parroco, come prevedono peraltro le norme di diritto canonico e lo stesso Parroco puo’ revocarlo in qualsiasi momento. Queste norme del diritto canonico le aveva ben precisate il Vescovo di Aversa Mons. Spinillo di recente pubblicamente ma anche precedentemente in una lettera a Carione per rispondere alle sue lamentele.