20:52:02 SANTA MARIA CAPUA VETERE. Le elezioni comunali di quest'anno rischiano di essere portatrici di clamorose novità per la città di Santa Maria Capua Vetere. Tanti i movimenti e gli stravolgimenti che stanno caratterizzando la fase di assestamento delle coalizioni che correranno per la fascia tricolore.
Giravolte che rischiano di aumentare vertiginosamente se, come sembra ormai essere certo, si dovesse andare al voto sul finire dell'estate, a metà settembre o addirittura inizio ottobre. Infatti, se fino a pochi mesi fa la maggioranza di Antonio Mirra sembrava inscalfibile e pronta ad essere riconfermata in città, oggi il quadro politico sembra molto più friabile e opaco.
Già dopo la riconferma di Vincenzo de Luca alla presidenza della Regione Campania, infatti, sembrava che la maggioranza sammaritana intendesse spostarsi verso lo schema di centro-sinistra proposto dallo sceriffo. Quasi tutte le forze che componevano la coalizione di governo hanno sostenuto candidati del Presidente uscente. Da qui è nata, in un primo momento come ipotesi e poi sempre più come una possibilità reale, l'idea di integrare il PD nella maggioranza di Antonio Mirra.
Una proposta che fa storcere il naso a molti, sia tra le fila dei democrat che tra quelle del sindaco.
La prima e prevedibile reazione ha riguardato la riorganizzazione del centrodestra, che già la settimana scorsa ha iniziato il tavolo organizzativo includendo anche il coordinatore provinciale della Lega Salvatore Mastroianni, che 5 anni fa si era candidato, da civico, nella coalizione civica di Mirra. Da qui la prima certezza delle prossime elezioni comunali sammaritane: il centrodestra ci sarà e metterà in campo i simboli di partito.
La chiamata alle armi l'aveva fatta, già alcuni mesi fa, Gabriella Santillo, assicurando la presenza di Fdi in opposizione al sindaco uscente. Al fianco della consigliera, due liste civiche pare siano pronte a spalleggiare il partito della Meloni. A Lega e Fdi si sono aggiunte Forza Italia (che nella Città del Foro ha Stefania Viscardo in Consiglio comunale) e una ulteriore componente civica guidata dal Consigliere Paolo Busico e dall'ex assessore di Di Muro Donato Di Rienzo. Ultimo (ma tutt'altro che ultimo) l'ex Consigliere Rino Capitelli, che già la scorsa volta ha dimostrato di poter organizzare una lista competitiva. Un centro-destra, quindi, in grado di mettere in campo ben più delle tre liste di partito.
Mirra, insomma, perde pezzi ma guadagna il Pd. I Democratici non hanno ancora sciolto le riserve, ma sembra sempre più possibile un accordo con il sindaco uscente. Una ipotesi che colma la lacuna lasciata in maggioranza e riporta (pronostici alla mano) il "gruppo Sgambato" al governo della città. Un accordo che, però, rischia di creare qualche attrito all'interno del gruppo del sindaco, pieno di storici "nemici" del PD sammaritano come l'ex Consigliere Carlo Troianiello (forte sostenitore di Mirra) e i socialisti di Carlo Russo e Nicola Leone. Insomma, una eventuale convivenza che restituisce una coerenza politica alla coalizione ma che rischia di dare vita ad alcune frizioni.
Infine, chiudendo il quadro delle forze in campo, al favorito sindaco uscente e all'arrembante centrodestra si aggiungono il Movimento 5 Stelle (recentemente interessato dall'espulsione della senatrice sammaritana Vilma Moronese) e la coalizione di centrosinistra alternativo di Gianfranco Corvino (alleato alternativo per il PD). Due forze in movimento che potrebbero riservate ulteriori sorprese. A questi vanno aggiunto le civiche che si stanno organizzando intorno all’avvocato Raffaele Aveta che da settimane sta cercando di innalzare il livello dello scontro.
Le diplomazie sono comunque al lavoro per cercare di fare sintesi e schierare gli uomini migliori. Staremo a vedere...