10:57:16 CAPUA. La trasformazione dell’ospedale di Santa Maria Capua Vetere in presidio Covid non è stata salutata in maniera positiva dai comuni limitrofi.

Un’area vasta perde, certamente, un presidio importante.

E’ per questo che la consigliera comunale di Capua Carmela Ragozzino ha chiesto al sindaco Luca Branco di intervenire per accelerare i tempi per l’apertura dell’ospedale di comunità.

«L’apertura dell’ospedale di comunità con quaranta posti che ci è stata concessa è un’occasione per un territorio ampio che abbraccia Capua e tutta la conurbazione calena - ha sottolineato la consigliera d’opposizione - la trasformazione del Melorio in presidio Covid priva l’intero distretto sanitario di una struttura di riferimento  e, chiaramente, questa cosa non è possibile.

Senza il Melorio, oggi Comuni come Capua, ma anche come Bellona, Vitulazio, sono costretti, in caso di necessità a rivolgersi all’ospedale di Caserta e a quello di Sessa Aurunca che sono distanti dal nostro territorio».

Ragozzino rimarca come non sia più possibile tergiversare circa l’apertura dell’ospedale di comunità a Capua che colmerebbe questo vuoto.

«Oltre a garantire un presidio sanitario ad un territorio ampio - ha spiegato la Ragozzino - l’apertura dell’ospedale di comunità consentirebbe al nostro territorio di avere un riferimento importante per affrontare l’emergenza Coronavirus.

Le scuole di Capua, ad esempio, si sono attivate in proprio per affrontare l’emergenza e per mettere in sicurezza tutti gli ambienti.

Avere una struttura in grado di fungere da raccordo sarebbe utile in questo momento così delicato di emergenza».

E’ con queste motivazione che l’esponente di opposizione schiaccia il piede sull’acceleratore per i lavori e chiede al sindaco di muoversi in tale direzione.

«In un momento così grave di emergenza sanitaria il territorio deve essere in grado di dare delle risposte efficaci ed immediate ai vari problemi che si possono verificare - ha sottolineato - Il Covid non cancella gli altri problemi con i quali, comunque, siamo costretti a fare i conti come cittadini sul piano sanitario».

Ulteriori sviluppi si attendono nelle prossime ore quando sarà possibile verificare se il grido d’allarme lanciato dalla consigliera d’opposizione sarà raccolto dal sindaco e da tutte le istituzioni impegnate nella riapertura della struttura ospedaliera a Capua.