18:30:36 CASERTA. Una vera e propria maratona di consiglio comunale è prevista il 18 e il 19 dicembre per gli amministratori del capoluogo.
In quelle date, il presidente dell’assemblea Michele De Florio ha fissato, infatti la seduta di consiglio per l’approvazione del bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche.
Si tratta di una seduta particolarmente attesa, dal momento che oltre a mettere in discussione quelle che sono le linee programmatiche del sindaco Carlo Marino, costituisce il banco di prova per valutare la tenuta della maggioranza in vista della seconda parte del mandato.
A meno di clamorosi colpi di scena, l’avvocato di Puccianiello ha i numeri per affrontare in maniera serena lo scoglio del bilancio, anche se, comunque, la seduta segnerà un nuovo assetto della compagine di governo che non potrà più contare sui numeri larghi che ha ottenuto nel 2016.
Partiamo sicuramente, da chi non c’è più con il sindaco.
E’ il caso di Antonio Ciontoli che, da tempo ha preso le distanze dall’operato di quello che è un suo compagno di partito nel Pd.
Posizione consolidata anche quella di Gianfausto Iarrobino: il leader del Quarto polo Caserta è ai margini del progetto Marino e sicuramente non voterà il prossimo bilancio.
Si è posizionato all’opposizione, anche se da mesi nei fatti lo era, anche il consigliere Mario Alessandro Russo che si è ufficialmente dichiarato indipendente annunciando il voto contrario al bilancio.
In questa fase ha una posizione critica sulla manovra di Federico Pica, Gianni Megna che ha chiesto delucidazioni e chiarimenti sul bilancio.
L’avvocato, con il suo compagno di gruppo Roberto Peluso, vuole capirci di più soprattutto sulla questione dei pareri, ma, comunque, alla fine si deve considerare un pezzo importante della squadra del sindaco e difficilmente gli volterà la spalle.
Si possono considerare, invece, allineati e coperti sulle posizioni di Marino i quattro democratici Andrea Boccagna, Gianni Comunale, Matteo Donisi e Michele De Florio, i due di Obiettivo comune Mimmo Guida e Donato Tenga.
Con il sindaco ancora i Moderati Antonio Di Lella, Camillo Federico e Massimo Russo, i Popolari e Riformisti Pasquale Antonucci e Gianluce Iannucci, i Campania libera Antonio De Lucia e Liliana Trovato.
Ancora al fianco del sindaco Lorenzo Gentile, Filippo Mazzarella di Campania in movimento e Mimmo Maietta.
Con diciasette voti blindati (sedici consiglieri più il sindaco) Marino può andare avanti tranquillamente anche se tutte le anime critiche (e non sarà così) dovessero decidere di votare no con l’opposizione.
Per consolidare queste posizioni, c’è bisogno, però, che Marino riveda la giunta equilibrando visibilità e responsabilità all’interno dell’esecutivo cittadino.
La posizione di Russo ha messo sulla graticola l’ottima Mariagiovanna Sparago, assessore alle Politiche sociali.
Sono in molti in maggioranza a chiederne la testa dopo le ultime intemerate del consigliere provinciale e dopo il suo passaggio in minoranza. L’altra questione è quella dell’assessore ai Popolari e riformisti che, con l’avvocato Raffaele Piazza, attendono da un anno il riconoscimento della loro presenza politica.
La nomina potrebbe avvenire andando ad occupare la casella lasciata libera da Stefania Caiazzo e mai sostituita.
Resta da capire, poi, quale sarà la posizione di Maddalena Corvino.
La distanza tra la più votata di Caserta e il sindaco cresce dopo le polemiche sul dimensionamento scolastico e la decisione da parte dell’assessora di rassegnare le dimissioni.
In questo momento, appare difficile che lo strappo si possa ricomporre e quindi, in teoria, ci sarebbe una seconda casella libera.
Un puzzle complesso da assemblare per i tanti tasselli e i difficili incastri. Staremo a vedere...
