MARCIANISE. La fine anticipata dell’amministrazione comunale di Marcianise spariglia le carte sia nella coalizione di centrodestra che in quella di centrosinistra in vista della tornata della prossima primavera.
Allo stato attuale, l’unica certezza appare che della partita, almeno in prima persona, non sarà Antonio De Angelis mandato a casa da una fetta consistente della sua stessa coalizione con la quale, basta ricordare il primo consiglio, non ha mai avuto un grande feeling.
E’ stato lo stesso De Angelis a chiamarsi fuori con la lettera aperta alla città che ha scritto qualche giorno dopo la sua defenestrazione. Sostituire il medico, comunque, non sarà un gioco da ragazzi per il centrodestra vista la conclusione dell’amministrazione e le tante tossine lasciate dalla sfiducia.
A cercare di riannodare i fili, ci proverà, sicuramente il gruppo Zinzi che, in questo momento ha più frecce al proprio arco da poter lanciare. In primis c’è l’ex presidente del consiglio comunale Angelo Zarrillo Maietta, già candidato sindaco nel 2000 con Democrazia europea, unico portacolori del soggetto di D’Antoni che riuscì a giocarsi le sue carte in un ballottaggio.
C’è, poi da fare i conti con l’ex consigliere Giulio Salzillo, pure lui storico del gruppo legato all’ex presidente della Provincia e con il consigliere provinciale Pasquale Salzillo, che, con la fine dell’amministrazione De Angelis, ha perso in un sol colpo sia il posto di amministratore a Marcianise che quello a corso Trieste. Per completare il quadro della vecchia guardia, si deve aggiungere il nome di Franco Zinzi, pure lui nome spendibile per la fascia tricolore. Ma, nella scuderia di Zinzi, c’è anche l’ex assessore della giunta De Angelis e moglie dell’ex vicesindaco Nicola Scognamiglio Maria Luigia Iodice che pure non ha fatto mai mistero di accarezzare l’idea di una candidatura così importante.
Quello che si presenterà all’attenzione della città, nel suo complesso, sarà un centrodestra profondamente diverso rispetto a quello che sino a qualche giorno fa ha guidato la città. Bisognerà, infatti, rifondare il Nuovo centrodestra se si vorrà ancora portare avanti il simbolo di Angelino Alfano.
Il gruppo dell’ex sindaco Antonio Tartaglione, seguendo quanto fatto dall’ex presidente del consiglio regionale Paolo Romano, ha deciso di lasciare Ncd sguarnendo uno dei simboli più rappresentativi della coalizione di centrodestra, almeno sino a qualche giorno fa.
Situazione speculare per Fratelli d’Italia, dove a dire addio è stato il gruppo del coordinatore cittadino Gerardo Trombetta che poteva contare su ben tre consiglieri comunali. Fdi a Marcianise, grazie proprio alla squadra del medico, ha raggiunto la percentuale più alta in una tornata amministrativa in un grande Comune. Passando al centrosinistra, in queste ore ha preso corpo l’idea di candidare alla carica di sindaco il giornalista del Mattino Antonello Velardi. L’idea del Partito democratico è quella di puntare su una figura che possa allargare la base “storica” del gruppo superando anche le frizioni che si sono consumate in occasione delle ultime regionali e delle ultime amministrative. Resta da capire, poi, se su questa posizione convergeranno anche Centro democratico del coordinatore provinciale Pino Riccio e gli ex socialisti di Pinuccio Moretta.
