SANTA MARIA CAPUA VETERE. Consigliere Francesco Di Nardo, il suo nome rientra tra quelli che componevano la lista epurata dalla Commissione elettorale Provinciale pochi giorni fa.
Non potrà correre per le elezioni provinciali che si terranno il 3 ottobre...
«Tanto rammarico e molta delusione. Purtroppo c'è stata una grande approssimazione organizzativa sulla presentazione di questa lista da parte del partito Provinciale.
Mi dispiace perché si andranno così a indebolire le forze di coloro che volevano contrastare Magliocca e il suo governo in Provincia».
Intanto però a Santa Maria Capua Vetere resta candidato Carlo Russo, vicino al Consigliere regionale Gennaro Oliviero ma appartenente alla maggioranza di Mirra...
«La mia candidatura nasceva come candidatura unitaria dell'aria Orlando, in piena continuità con quello che è il nuovo corso della segreteria nazionale del Partito Democratico. Purtroppo casi come quello della candidatura del consigliere Russo rappresentano un'anomalia. Nulla di personale contro il collega di maggioranza, ma è evidente che chi governa in una maggioranza che ha al suo interno forze di estrema destra difficilmente può essere compatibile con una lista del Partito Democratico».
E quindi cosa andava fatto? Andavano tenuti fuori i candidati non iscritti al partito?
«Credo andasse fatta un'unica lista con il simbolo di partito per marchiare a fuoco i candidati e fare una scelta identitaria. Sarebbe servito per mandare anche all'esterno un messaggio di compattezza, di serietà e di non promiscuità».
Intanto Camilla Sgambato ha convocato l'assemblea Provinciale, una scelta da alcuni criticata. Cosa ne pensa?
«Ben venga l'assemblea degli iscritti, condivido in pieno la scelta di Camilla Sgambato. Questo partito ho bisogno di momenti di confronto soprattutto alla luce degli ultimi sconvolgimenti nazionali e locali».
Dunque non le resta che tornare al ruolo di oppositore della maggioranza di Mirra. Cosa succede in città?
«A Santa Maria Capua Vetere continua la debole e fallimentare azione di una maggioranza che prima o poi dovrà spiegare al suo elettorato da quale parte del ventaglio politico si siede.
Alle prossime elezioni comunali persone che si sono presentate tre anni fa sotto la bandiera bianca del civismo avranno difficoltà a non scendere in campo con il simbolo del partito che hanno abbracciato. Mi riferisco in particolar modo a Salvatore Mastroianni, allora candidato civico e oggi coordinatore provinciale della Lega Nord. Prima o poi Mirra e dovrà chiarire alla città che cos'è la sua maggioranza. Non sarà più possibile prendere in giro gli elettori».
