10:35:52 SAN NICOLA LA STRADA. Svolta per i lavoratori della Firema, via libera al decreto che riconosce i benefici contributivi alle maestranze sottoposte all’amianto.

«E’ stato un grande risultato che è stato possibile grazie all’azione di coordinamento che è riuscita a mettere in campo il presidente del comitato regionale dell’Inps Pietro Pettrone che ha avuto la capacità di coinvolgere tutti i soggetti in un’azione congiunta che ha portato al riconoscimento di un diritto acquisito dei dipendenti di Firema».

E’ palese la soddisfazione dei segretari aziendali di Cgil, Cisl e Uil Giovanni Ianniello, Pompeo Oliver e Salvatore Esposito all’indomani del riconoscimento dei benefici legati alle legge 205/2017.

«Il lavoro istituzionale svolto in questi mesi ha portato ad un’adozione estensiva della misura con il riconoscimento dei quattro scaglioni relativi agli interventi di bonifica fatti nel 2006, nel 2007, nel 2009 e nel 2016 - hanno spiegato i segretari aziendali - questo vuol dire che tutti i lavoratori potranno ottenere questi benefici contributivi».

Con il riconoscimento di tali benefici contributivi una fetta importante di lavoratori, circa ottanta, nel prossimo anno e mezzo potrà ottenere la pensione in anticipo.

Nello specifico sono cinquanta quelli che lasceranno il servizio entro fine anno, mentre altri trenta nel 2020.

«I pensionamenti che arriverebbero attraverso tale misura vanno, per certi versi, ad aiutare il momento di difficoltà che ha l’azienda senza gravare su tutto il personale - hanno sottolineato i sindacalisti - riducendo temporaneamente il costo del lavoro, si ha un contenimento dello strumento della cassa integrazione che, attualmente, coinvolge cento lavoratori, e, nel contempo, si permette all’azienda di gestire il turn over del personale in maniera serena, pianificando per il nostro stabilimento una forte azione di rilancio delle attività». Ma, le organizzazioni sindacali, lanciano anche un accurato appello alle forze politiche affinché si impegnino per fare in modo che i benefici legati al decreto diventino operativi in tempi rapidi nell’interesse di tutti i lavoratori.

«Esistono già le risorse appostate per poter permettere l’attuazione di tale misura - hanno spiegato i sindacati - bisogna solo fare il passaggio successivo e renderle operative.

Ci auguriamo che le forze politiche tutte s’impegnino affinché non si perda tempo inutile e si dia esecutività ad un provvedimento importante e atteso da tutti».

L’attenzione delle organizzazioni sindacali sulla questione dell’amianto non nasce oggi. Per Firema le parti sociali hanno ingaggiato una vera e propria battaglia giudiziaria legata al riconoscimento al diritto alla salute dei lavoratori esposti in passato all’amianto.

La Uil ha prodotto un dossier preparato dai propri esperti sulla materia. Cgil e Uil si sono costituiti parte civile nel procedimento. Si sono registrati in passato ben ottanta decessi causati dall’amianto che veniva utilizzato per le carrozze.