CASAPESENNA. Pubblico delle grandi occasioni in via Cagliari 11, questa mattina per l’inaugurazione del “Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura”, realizzato in un bene confiscato alla camorra al boss Luigi Venosa. A fare gli onori di casa il primo cittadino Marcello De Rosa e il rettore della Seconda Università Giuseppe Paolisso che hanno spiegato come grazie all’impegno di tutti si sia riusciti a restituire alla comunità di Casapesenna un luogo che era nelle mani della criminalità organizzata.

Hanno portato poi il loro saluto il presidente del consorzio Agrorinasce, Immacolata Fedele, l’amministratore delegato del consorzio, Giovanni Allucci, Salvatore Di Bona dell’associazione “Terra nuova”, Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli Nord, Franco Malvano, delegato del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, la senatrice Rosaria Capacchione, componente della Commissione giustizia e della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, il deputato Antimo Cesaro, membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. La struttura di via Cagliari diventerà un centro di aggregazione culturale all’interno del quale sarà possibile allestire mostre ed eventi di richiamo nazionale ed internazionale. Si è partiti subito forte da questo punto di vista. Stamattina, infatti, è stata inaugurata la mostra “Ars Felix. Gli anni Settanta all’ombra della Reggia”, curata dal critico d’arte Luca Palermo e da Gaia Salvatori, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sun; sarà visitabile fino al 24 gennaio 2016. Per tre mesi, nella villa del boss dei Casalesi campeggeranno opere di Aldo Ribattezzato, Alessandro Del Gaudio, Andrea Sparaco, Antonello Tagliafierro, Antonio De Core, Attilio Del Giudice, Bruno Donzelli, Carlo Riccio, Crescenzo Del Vecchio, Gabriele Marino, Gianni De Tora, Giovanni Tariello, Livio Marino Atellano, Lorenzo Riviello, Luigi Castellano, Mafonso, Mario Persico, Mimmo Paladino, Paolo Ventriglia, Peppe Ferraro, Raffaele Bova, Renato Barisani, Riccardo Dalisi, Rino Telaro e di Salvatore Di Vilio.