15:48:43 CASERTA. Un amore mai terminato, mai assopito, che torna prepotente, anche se in ruoli diversi, perché Ferdinando Gentile è il nuovo allenatore della Juve Caserta.
Nato proprio a Caserta il 1° Gennaio 1967, dopo una splendida carriera da giocatore (5 scudetti, uno con Caserta, uno con Milano e tre col Panathinaikos, 2 Coppe Italia, una con Caserta e una con Milano, e una Coppa dei Campioni col Panathinaikos, oltre all’argento europeo nel 1991 e a due quinti posti, sempre europei, nel 1987 e nel 1995 con la Nazionale Italiana, con la quale è anche oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1993), durata ben 23 anni, inizia ad allenare.
Nell’estate del 2006 siede sulla panchina di Imola, esperienza che si interromperà con l’esonero dopo un poco edificante record di 6 vittorie e 17 sconfitte in 23 partite.
Nel 2008/2009 è assistente di Jasmin Repesa alla Virtus Roma, per poi sostituirlo dopo l’esonero di quest’ultimo.
L’avventura da head coach dei capitolini terminerà l’11 Dicembre 2009 con le dimissioni per divergenze con la società, dopo aver ottenuto una qualificazione alle Top 16 di Eurolega come massimo risultato.
Torna in sella nel 2011/2012, quando allena Veroli in A2, portando la squadra ai Play Off (eliminazione ai quarti di finale), mentre dal 2015 al 2017 è responsabile del settore giovanile dell’Olimpia Milano.
Presentato, alla stampa, sabato scorso nella sala clinic del Palamaggiò, Gentile si è così espresso: «la scelta, come ho detto al presidente e ad Antonello (Nevola ndr), riguarda solo Caserta per dare nuova linfa alla squadra ed alla città.
Abbiamo un obiettivo comune e per il suo raggiungimento lavoreremo insieme, sperando nel contempo di rivitalizzare il settore giovanile ed avere, in tempi brevi, un nucleo di giovani casertani su cui poter contare anche per la prima squadra».
Un’idea sulla squadra e sul suo modo di giocare: «faremo prima un esame dei giocatori dello scorso anno, che comunque hanno disputato una buona stagione.
Il basket è stato inventato tanti anni fa e non è certo cambiato rispetto ai tempi in cui giocavo.
Oggi c’è indubbiamente una maggiore fisicità e velocità, ma i giochi sono spesso gli stessi che facevamo noi con Marcelletti e sono uguali per tutti i campionati.
Certo, poi, la loro esecuzione è diversa a seconda delle caratteristiche individuali, fisiche ed atletiche, degli elementi su cui puoi contare. Gli schemi, però, servono fino ad un certo punto; l’importante è dare serenità e fiducia ai giocatori. E questo è compito dell’allenatore, come dimostrano anche i risultati di Pozzecco a Sassari».
L’attenzione si sposta sui tifosi: «ritengo debbano essere sempre vicini alla squadra.
Ai miei tempi, dopo due scudetti persi, anche quando se ne andò Oscar, la tifoseria ci rimase vicina. Alla fine con grandi sacrifici siamo arrivati al successo.
I risultati sono il frutto di programmazione e sacrifici come quelli dei Maggiò quando rifiutarono offerte miliardarie per me, Sandro ed Enzo. Alla fine siamo arrivati al successo. Noi ci impegneremo subito per cercare di raggiungere il miglior risultato possibile, ma dovremo poter sempre contare sulla passione dei nostri tifosi perché ci saranno momenti vittoriosi, ma anche altri perdenti».
Nel corso della conferenza stampa l’amministratore unico Antonello Nevola ha anche ufficialmente comunicato che la società aveva avanzato richiesta formale in Federazione per un’eventuale wild card per la serie A2 2019/2020, oltre alla solita attenzione ad eventuali titoli disponibili.
Ad oggi è disponibile solo il titolo di Torino, che non si iscriverà al campionato ma disputerà l’A2 grazie allo spostamento di Cagliari. Per rimpiazzare Torino la prima interpellata sarà Piacenza, prima in graduatoria ripescaggi in quanto retrocessa; nel caso gli emiliani dovessero rinunciare, verrebbe interpellata la compagine di serie B non promossa, sul campo, nelle Final Four di Montecatini di questo week end (quindi una tra Urania Milano, Orzinuovi, Pescara e San Severo).
Sono da monitorare anche le solite situazioni riguardanti Legnano e Scafati che, per motivi diversi, potrebbero essere disponibili a cedere il titolo.
Lo stesso Nevola, infine, ha anche precisato che al momento la società, rispetto allo scorso anno, ha sotto contratto Norman Hassan e non ha ancora esercitato l’opzione di uscita nei confronti di Leonardo Ciribeni (che, ricordiamo, pare interessi a Roseto) e Andrea Valentini.
Sicuramente non resterà Nicolò Petrucci, che ha già trovato l’accordo, per la prossima stagione, con Fabriano.
Parlando di ritorni ce n’è un altro, ed è quello di Domenico Papa, che dopo un anno ad Avellino torna a Caserta, e sarà il preparatore atletico dei bianconeri in vista della prossima stagione.
Nato a Caserta il 26 agosto 1979, Papa ha mosso i primi passi nel mondo della pallacanestro proprio nelle fila delle giovanili della Juve Caserta.
Laureatosi in Scienze motorie a Napoli nel 2002, ha cominciato la sua carriera con i Falchetti Caserta, poi con l’Artus Maddaloni.
Quindi il passaggio nei campionati professionistici con Scafati prima e la Eldo Napoli poi.
Tranne una brevissima parentesi e la stagione avellinese, Domenico Papa è alla Juve Caserta dalla stagione 2007/2008.
Ha collaborato alla preparazione degli olimpionici di nuoto ed ha fatto parte dello staff della Nazionale Italiana di basket Under 18.
«Avendo sempre seguito da vicino le sorti della Juve Caserta – sottolinea Papa – è stato facile aderire all’offerta dello Sporting Club Juve Caserta e sono ben lieto di mettere l’esperienza maturata in questi anni a disposizione dello staff tecnico guidato dall’amico Nando Gentile. Sono sicuro di poter offrire il mio contributo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati».
«Domenico è sempre stato un componente della nostra famiglia e, perciò, siamo ben lieti di averlo nuovamente nel nostro staff tecnico. La sua professionalità – commenta l’amministratore unico, Antonello Nevola – il suo valore tecnico siamo certi costituiranno un fattore in più nel nostro progetto di rilancio degli storici colori bianconeri».
Francesco Padula
