18:12:44 CASERTA. Assessore Corvino, è stata un successo l’iniziativa di fine anno organizzata con le scuole al comunale.
«Si. Devo ringraziare le scuole e le associazioni per la grande collaborazione che mi danno. E’ merito loro se, nonostante tutto, sono riuscita in quest’ultimo anno a realizzare tantissimi risultati per la città. Scuole e associazioni mi hanno affiancato e sostenuto sempre in uno spirito di reciproca collaborazione. Abbiamo portato al teatro comunale quattrocento ragazzi di cinque istituti della città grazie anche alla collaborazione dell’associazione Generazione Libera per una mattinata di cultura e socializzazione. E’ stato un grande successo».
Cosa significa “nonostante tutto”?
«Nonostante tutto significa che sono riuscita ad ottenere ottimi risultati anche con un assessorato senza portafogli, senza portamonete e senza un centesimo... E’ evidente che il mio è un assessorato monco visto che tutte le mie deleghe perdono di forza se non le si lega alle politiche sociali e alla gestione dell’ambito. Avere pari opportunità e politiche giovanili senza politiche sociali o pubblica istruzione senza cultura ed edilizia scolastica è, certamente, singolare... Sono, per questo motivo felicissima di quello che sono riuscita a fare, al netto del rammarico della voglia e della capacità di poter dare di più alla mia Caserta con strumenti differenti. Nelle condizioni in cui mi trovo, ritengo che, difficilmente si sarebbe potuto fare molto di più di quanto sono riuscita io».
E’ di nuovo in polemica con il sindaco e la maggioranza?
«No, e perché? Mi litimo a rispondere ad una sua domanda e a rappresentare quella che è la realtà dei fatti. Una volta accettato l’incarico di assessore, io devo lavorare secondo quelli che sono i compiti che mi vengono assegnati. Il sindaco mi ha affidato questo incarico ed io lo svolgo con attenzione e abnegazione.
E’ lui che ha la responsabilità di distribuire le deleghe a ciascuno di noi. Se lui ha deciso così, evidentemente andrà bene così... A me non resta che districarmi tra le difficoltà degli uffici per capitalizzare al meglio quello che le mie deleghe mi consentono di fare. I cittadini mi hanno votato per portare loro dei risultati e io non ho assolutamente intenzione di deluderli».
Difficoltà degli uffici?
«Beh! Forse ho utilizzato un’espressione impropria dal momento che, oggettivamente, io non ho degli uffici... Ho a disposizione qualche dipendente che mi può dare una mano solo per quello che riguarda la delega alla pubblica istruzione, per il resto devo arrangiarmi da sola e, mi creda, che non è assolutamente facile».
Cosa è riuscita a fare in quest’ultimo anno? Di Cosa è particolarmente orgogliosa?
«Sono orgogliosa di tutto il mio lavoro. Abbiamo restituito rappresentanza alle donne e ai giovani con la commissione pari opportunità e con il forum dei giovani. Faremo la stessa cosa con i ragazzi delle scuole con l’elezione del consiglio comunale dei ragazzi e con il sindaco dei ragazzi che si terrà nel prossimo mese di settembre.
Giusto per fare qualche esempio abbiamo avviato una serie di progetti contro la violenza di genere assieme ad associazioni come Spazio donna e Noi voci di donna in prima linea contro il femminicidio.
Abbiamo messo in campo attività a sostegno dell’assistenza alla genitorialità. E’ pronto un progetto per l’inserimento delle ex detenute nel mondo del lavoro. Abbiamo realizzato la carta dei diritti del bambino che sarà presentata dal mio assessorato. Vorremo dedicare la piazzetta di Tredici ai bambini portatori di handicap. Queste sono solo alcune delle attività che sono riuscita a mettere in campo, ma tante altre ne ho programmate e prenderanno il via a stretto giro».
C’è da dare una sistematina all’organizzazione delle scuole...
«Il piano di dimensionamento scolastico è una cosa serissima alla quale dobbiamo lavorare. Avvierò, a strettissimo giro le consultazioni con i dirigenti scolastici, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei genitori per mettere a punto un piano di dimensionamento scolastico ispirato dal principio della territorialità, l’unico che permette, a mio giudizio di venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle scuole comunali».
