Prenderà il via il prossimo 2 luglio il cammino del prossimo parlamento europeo con l’insediamento dei nuovi eletti, anche se, fino a quella data, a quanto pare le polemiche saranno numerosissime.

 

Nonostante i nominativi degli eletti siano comparsi sul sito ufficiale del ministero degli Interni, l’Udc non condivide il metodo con cui è stata effettuata la ripartizione dei seggi.

 

Il nodo del contendere è rappresentato dai cosiddetti seggi Brexit, quelli cioè che saranno assegnati dopo l’uscita della Gran Bretagna.

 

All’Italia, nella ripartizione andranno tre seggi Brexit, uno a testa per le circoscrizioni Nord, Centro e Sud.

 

I seggi sono stati calcolati dividendo il numero dei voti per i 76 eletti complessivi, i 73 che scatteranno il due luglio più i tre che, invece, subentreranno dopo l’uscita della maggioranza (in basso lo schema con gli eletti).

 

Secondo l’Udc tale criterio non è corretto, dal momento che, i seggi effettivi che spettano all’Italia sono 73, visto che non vi è alcuna certezza legata a quando ed, eventualmente se, la Gran Bretagna lascerà l’Unione, e quindi la suddivisione deve essere fatta partendo da questo numero.

 

Ovviamente, se tale considerazione dovesse essere vera, la ripartizione sarebbe completamente differente rispetto a quella attuale.

 

Uno scenario del genere darebbe più possibilità al segretario nazionale dei centristi Lorenzo Cesa di poter scattare in parlamento visto che oggi, con Berlusconi eletto al Sud è il primo dei non eletti con Martusciello onorevole Brexit.

 

Per questa ragione i centristi hanno promosso una battaglia parlamentare che, con un’interrogazione.

 

Il senso dell’iniziativa viene illustrato con una piccola nota sul sito nazionale dell’Udc a cui viene corredata il testo dell’interrogazione.

 

Ecco la nota e l’interrogazione:Può un semplice ‘comunicato stampa’ dell’ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione essere lo strumento utilizzato per stabilire i criteri dell’assegnazione dei seggi spettanti all’Italia dopo il recesso del Regno Unito dall’Unione europea?

Lo chiedono i Senatori Antonio De Poli, Paola Binetti, Antonio Saccone e Gaetano Quagliariello in un’interrogazione rivolta al ministro dell’Interno e al ministro della Giustizia.

I firmatari chiedono inoltre “quali siano le valutazioni dei ministri circa la legittimità del metodo di calcolo utilizzato dall’ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione per l’assegnazione” dei seggi in questione, “se abbiano avuto modo di valutare l’entità e le conseguenze dei problemi che una soluzione come quella adottata dall’ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione rischia di creare a seguito del prevedibile contenzioso che seguirà la sua applicazione; se la ripartizione dei seggi, pertanto, debba avvenire sulla base dell’attuale composizione della rappresentanza parlamentare italiana attualmente in essere presso il Parlamento europeo”.

Partito per partito: ecco la griglia degli eletti

Movimento 5 stelle

GEMMA CHIARA MARIA

86.417

FERRARA LAURA

78.265

PEDICINI PIERNICOLA

58.901

D'AMATO ROSA

38.621

ADINOLFI ISABELLA DETTA ISA

37.838

FURORE MARIO

32.046

 

Lega

SALVINI MATTEO

357.444

CASANOVA MASSIMO

65.262

CAROPPO ANDREA

50.671

VUOLO LUCIA

41.715

GRANT VALENTINO

36.803

 

Partito democratico

ROBERTI FRANCO

149.553

FERRANDINO GIUSEPPE DETTO GIOSI

83.321

COZZOLINO ANDREA

81.328

PICIERNO GIUSEPPINA DETTA PINA

79.24

 

Forza Italia

BERLUSCONI SILVIO

187.856

PATRICIELLO ALDO

83.532

 

Fratelli d’Italia

MELONI GIORGIA

128.616