07:43:41 Gli allievi delle classi quarte del Liceo Classico Giordano Bruno annesso al Convitto Nazionale di Maddaloni hanno assistito ieri stasera, a Siracusa, all’Elena di Euripide. Alle 19 in punto uno dei testi meno rappresentati, questa è la seconda volta dopo il 1978, ha ammantato di un’aura, se possibile ancora più magica, il Teatro Greco di Siracusa.

Il potere della parola, che nelle tragedie greche diviene indelebile, attraversa i secoli e rimane attuale. I temi trattati sono così profondi da superare le contingenze dello spazio e del tempo. “Un naufrago è sacro” dice Menelao nel testo di un’Elena fatta di aria.

E per la quale, quindi, a Troia, si è combattuto vanamente. Elena così, assieme a Le Troiane di Euripide, l’altro spettacolo cui mercoledì scorso hanno assistito i ragazzi, in scena per la 59° stagione della Fondazione Inda, si unisce al coro tutto al femminile contro ogni conflitto e ogni forma di violenza. Rivelando in tutta la sua drammatica attualità il filo conduttore, donne e guerra, scelto per queste tre nuove produzioni.

Mercoledì sera, tra scoppi terribili e laceranti, le donne troiane, vittime umiliate dalla guerra e dai maschi vincitori, donne forti come gli alberi della Carnia espiantati dalla tempesta, riprodotti nella scenografia, hanno trovato voce dolente e composta nella regina Ecuba, simbolo del dolore devastante di tutte le donne di tutte le guerre, private dei mariti, dei figli, della patria, della propria identità.

Nell’ottica di coinvolgere gli allievi in uscite che abbiano una valenza didattica e quindi siano utili alla normale attività della scuola sul piano della formazione generale e della personalità degli alunni, il liceo classico maddalonese, guidato dalla rettrice, professoressa Maria Pirozzi, ha organizzato, per il secondo anno consecutivo, una gita in Sicilia per gli allievi delle classi quarte, prevedendo per loro, oltre alla visita con guide specializzate di città come Acireale, Noto, Catania, Caltagirone e Siracusa, la partecipazione agli spettacoli teatrali coerenti con le finalità educative e la programmazione didattica.

Assistere agli spettacoli ha significato per gli studenti completare il percorso sulla tragedia greca cominciato nelle aule scolastiche, ma anche riflettere su temi ricollegabili alla cittadinanza attiva, quale quello del ripudio della guerra.

“Un’uscita è un’ unità didattica che nasce dalla volontà di ampliare le conoscenze dei nostri alunni – ci hanno detto le professoresse Maria Rosaria Di Nuzzo ed Angela Di Matteo, referenti del liceo per le visite guidate – e deve essere sempre in coerenza con le finalità educative e con la programmazione didattica, è un progetto, un percorso non solo fisico, che concorre a pieno titolo alla crescita integrale della persona dal punto di vista culturale, didattico e sociale; le uscite devono rispondere ai bisogni formativi degli alunni, per fornire loro stimoli diversi ed ampliare le opportunità di vivere esperienze significative”.