09:01:08 Le eclissi di sole sono un fenomeno astronomico che per secoli hanno affascinato uomini di diverse civiltà e culture, dislocati in varie parti del mondo.
Un’eclissi si verifica nel momento in cui un qualsiasi corpo celeste si frappone tra una fonte di luce e un altro corpo, proiettando su quest’ultimo la sua ombra oscurandone, di conseguenza, totalmente oppure parzialmente la visione.
Quando Terra, Sole e Luna si trovano perfettamente allineati danno vita a delle eclissi che, a seconda della loro posizione, possono essere o lunari o solari.
In Italia abbiamo assistito a diverse eclissi di sole: l’ultima che fu visibile come quasi totale è quella del lontano 11 agosto 1999. Quella invece del 3 ottobre 2005 fu invece parzialmente visibile dall’Italia, e interamente dalla Sicilia.
Ma quando avremo la prossima eclissi di sole in Italia?
Dovremmo attendere il 21 giugno 2020, anche se in questo caso si tratterà di un’eclissi solare anulare.
Solitamente un’eclissi solare si verifica quando la luna si frappone fra il sole e la Terra. In questo caso l’ombra della luna oscura alcune zone della Terra.
Esistono tre tipi di eclissi solare che possiamo così classificare:
- Eclissi parziale: avviene quando Sole, Luna e Terra non si trovano perfettamente allineati;
- Eclissi totale: in questo caso la luna copre totalmente il sole. Un’eclissi di questo tipo è generalmente visibile da una parte molto piccola della superficie terrestre, solitamente in un range di 150 km. Nelle zone che non rientrano in questa striscia di terra, il sole appare coperto solo parzialmente dalla Luna.
- Eclissi anulare. Non si tratta di un eclissi totale perché il vertice dell’ombra lunare non è in grado di sfiorare la Terra, in quanto il nostro satellite si trova molto lontano. In poche parole la Luna, vista dalla Terra, appare troppo piccola per coprire l’interno disco solare, di conseguenza ne riesce a coprire solo la parte centrale, lasciando visibile solo l’anello esterno (per tale ragione viene chiamata anulare).
È bene ricordare come oltre alle eclissi solari, esistano anche quelle lunari, già citate prima.
In cosa si differenziano?
Nel caso di eclissi lunare, è la Terra a trovarsi tra il sole e la luna: in questo caso quindi, l’ombra della Terra oscura del tutto o solo parzialmente la Luna. Essendo che lo spazio d’ombra proiettato dalla Terra è maggiore della superficie della Luna, comporta la presenza di uno spazio scuro che viene definito “cono di penombra”.
Se la Luna si trova nel cono d’ombra della Terra, in base alla quantità di zona oscurata, ci troveremo davanti a delle eclissi totali oppure parziali. Nel momento in cui invece transita solo parzialmente o totalmente, sempre nel cono di penombra, potremo visualizzare un’eclissi penombrale.
Queste ultime risultano essere meno interessanti rispetto a quelle totali, in quanto l’oscuramento è poco percettibile, e quindi non tanto visibili.
Per quanto riguarda l’eclissi lunari totali invece, dato che hanno una magnitudo del 100% o anche maggiore, vengono osservate con maggiore interesse dato che il riverbero dei raggi solari e il graduale passaggio dal cono d’ombra a quello di penombra, comportano un mutamento della colorazione della superficie lunare che passa da rossastro al verde petrolio, con una durata di poco più di un’ora e mezza.
Ovviamente, affinché tutto ciò si verifichi, occorre che la luna sia in plenilunio, ossia piena.
