18:11:00 CASERTA. Presidente Turco, ha sorpreso una città intera con la promozione della Volalto 2.0 in serie a A1. Diciamo che l’unico a non essere sorpreso è stato lei visto che ha sempre detto che la squadra sarebbe stata promossa anche dopo le prima quattro sconfitte consecutive…

«La squadra era stata costruita per vincere. Abbiamo ingaggiato tutte atlete di valore che sono riuscite a centrare un’impresa storica come la promozione. Abbiamo dovuto lavorare tanto per questo risultato. Negli ultimi nove mesi abbiamo tralasciato le nostre imprese di famiglia per dedicarci alla Volalto 2.0 e i nostri sforzi sono stati ripagati… ».

Ora cosa c’è nel futuro della Volalto 2.0?

«Il progetto va avanti. E’ chiaro che tra la A2 e l’A1 c’è un abisso. Siamo impegnati nella costruzione della società, dobbiamo potenziare la squadra. C’è l’impianto che deve essere messo a norma. Noi siamo pronti e non abbiamo intenzione di fermarci. Entro tre anni vogliamo portare lo scudetto a Caserta».

Una sfida ambiziosa per una squadra di una città piccola come Caserta che è l’unica realtà del centro-sud ad essere presente nella massima serie.

«Come ho detto noi ci crediamo e andiamo avanti per questa strada. Ci è stata offerta la possibilità di trasferire la squadra a Napoli, ma abbiamo rifiutato. Certo sarebbe stata una piazza grande, dove avremmo avuto più facilità ad attrarre sponsor, ma abbiamo deciso di rifiutare, pur ringraziando dell’offerta: la Volalto 2.0 è la squadra di Caserta e giocherà a Caserta».

Dopo le delusioni di basket e calcio, siete stati voi gli unici a salvare ‘l’onore’ della piazza.

«Non parlo di Casertana e Juvecaserta: le società hanno fatto del loro meglio per ottenere risultati per i tifosi. C’è un fatto: noi siamo in A1».

Se diciamo che Cristofani ha fatto la squadra, Bracci ha dato un gioco e Nesic ha conquistato il titolo quanto sbagliamo?

«Abbastanza… Il risultato è stato possibile grazie al nostro lavoro come società. Cristofani ha costruito la squadra forte, ma con degli errori ai quali abbiamo rimediato nel corso della stagione. Mi sono preso la responsabilità di cambiare il tecnico in semifinale e ho avuto ragione».

A proposito di impianti, il PalaMaggiò potrebbe diventare il nuovo tempio del volley?

«Il PalaMaggiò è una struttura all’asta. Noi non intendiamo turbare equilibri sportivi, ma valuteremo tutte le possibilità. Allo stato il PalaVignola ha la capienza per la serie A, ma non ha l’altezza giusta. Si deve costruire una tribuna stampa e spazi adeguati per disputare al meglio il torneo».

Coach e squadra: ci può già dare qualche dritta?

«Quello che posso dire è che, già da domani, sarò a Firenze per incontrare i più importanti procuratori nazionali e stranieri per valutare giocatrici utili alla causa. Sul nostro taccuino già abbiamo diversi nomi. Quanto alla panchina dobbiamo parlare con Nesic e capire se possiamo proseguire insieme».

La promozione della Volalto è anche una piccola vittoria del sindaco Marino…

«Ha sempre creduto nel progetto. E’ stato al nostro fianco sin dal primo giorno, è venuto al palazzetto anche quando era semivuoto. Ci ha messo la faccia ed è stato ripagato da una grande vittoria».