09:52:54 CASERTA. Consigliere Boccagna, a che punto sono le procedure per l’approvazione del nuovo Puc?

«Se analizziamo la questione da un punto di vista tecnico, diciamo che l’adozione del preliminare rappresenta, sicuramente un fatto positivo che ci ha permesso di evitare il commissariamento. Sotto l’aspetto operativo, però, c’è un Puc che non è esattamente rispondente a quella che è la nostra visione della città, a quelle che sono le esigenze attuali di Caserta.

Il peccato è che si era cominciato a lavorare in maniera concreta sul piano con l’assessore Stefania Caiazzo, tecnico competente, che ha già contribuito alla redazione e all’approvazione di Puc in altri comuni e che poi, per ragioni di posizionamento politico, siamo stati costretti a fermarci. La destituzione dell’assessore Caiazzo ha arrecato, sicuramente, un danno alla maggioranza e, di riflesso alla città».

 

Cosa c’è da rivedere rispetto al preliminare?

«Diversi aspetti. In questi dieci anni, diciamo che è stata messa poca pressione sul progettista che, forse, non si è dedicato nella maniera giusta al piano. Con l’assessore Caiazzo avevamo cominciato ad affrontare le varie criticità. Dalla collocazione delle aree demaniali, alla possibilità di costruire nuovi alloggi, sono diverse le cose che vanno riviste prima di approvare il piano che dovrà disegnare lo sviluppo della Caserta dei prossimi anni».

 

A cosa fa riferimento quando parla di nuovi alloggi? Non penserete di dare il via libera ad una nuova cementificazione?

«Assolutamente no: nessuno ha mai detto o pensato una cosa del genere. Nel piano iniziale, c’era la possibilità di costruire circa duemilaseicento nuovi alloggi. Di quella cifra, quasi la metà è stata esaurita negli ultimi dieci anni, lasciando una possibilità di edificare, limitata e solo in determinate aree.

Questo non significa che noi vogliamo consentire una cementificazione selvaggia, ma, vogliamo permettere, ad esempio, a quelle famiglie che hanno un appezzamento di terreno di poter realizzare una nuova casa per il proprio figlio. Per fare ciò abbiamo avviato un’interlocuzione con la Provincia per andare a rivedere il piano territoriale di coordinamento provinciale in base alle cui linee deve essere approvato il Puc per portare la possibilità di edificare nuovi alloggi almeno a duemila duemilacento appartamenti. Il dialogo procede in maniera positiva e porterà sicuramente ad un risultato utile per le famiglie casertane».

 

Dopo i casi Eurospin, assisteremo alla realizzazione di nuovi ipermercati?

«Tutti sanno quanto mi sono battuto per evitare l’apertura di queste strutture che sono dannosissime per i piccoli esercizi di vicinato. Stiamo pagando una pianificazione della città fatta nel 2002 quando è stato approvato il Siad. Si era immagginato all’epoca che Caserta potesse diventare una città commerciale con strutture grandi, medie e piccoli. Con l’apertura degli ipermercati avvenuta negli ultimi mesi, stiamo raccogliendo i frutti di quelle scelte...

Pur avendo dato indicazione agli uffici di non rilasciare nuove concessioni, purtroppo non possiamo fare molto perché la legge dice che esistono le condizioni per aprire queste strutture. Per fermare tale operazione è necessario che si avviino nel concreto le procedure per l’approvazione del Puc. Nei 180 giorni che precedono tale operazione, si attivano le clausole di salvaguardia che bloccano il rilascio di qualsiasi tipo di concessione. Purtroppo non siamo ancora in questa fase».

 

Nel ‘suo’ Parco degli Aranci, l’amministrazione comunale farà un bel regalo: un campetto polivalente per basket e pallavolo...

«Abbiamo colto al volo l’opportunità che le Universiadi ci hanno offerto per dotare il quartiere di uno spazio da destinare ai giovani. L’organizzazione delle Universiadi, infatti, ha scelto di donare un impianto sportivo alla città che rappresentasse il segno a futura memoria dell’evento a Caserta.

Abbiamo individuato il Parco degli Aranci che, quindi, potrà godere di una struttura sportiva completamente gratuita. Dispiace che la presidente dimissionaria di un comitato di quartiere non abbia compreso l’importanza della struttura declinando l’invito all’incontro che abbiamo avuto con il sindaco Marino, l’assessore De Michele e la vicepresidente Teresa Armato».