22:35:42 MARCIANISE. Abbiamo letto con non poca attenzione l’ultimo post del Sindaco, che appare estremamente interessante.

Dice il Sindaco:”…è in corso a Marcianise una battaglia sulle assunzioni al Comune. Una battaglia che non è solo politica.” E, continuando, “…le leggi si rispettano e i pubblici dipendenti vanno selezionati secondo le regole, per il buon funzionamento degli uffici e non per gli interessi elettorali o politici.”

Come si può non essere d’accordo con il Sindaco.

Infatti, il Partito Democratico di Marcianise è da mesi impegnato nell’azione di razionalizzazione della spesa pubblica, anche con il tentativo di far revocare i contratti a dirigenti e dipendenti assunti con selezioni “semplificate”, a tempo determinato, con stipendi elevatissimi, secondo criteri di selezione molto dubbi.

Il Sindaco ci informa che al Comune si stanno consumando battaglie per le assunzioni. Noi stiamo ancora conducendo la battaglia per la revoca di tutti gli onerosi contratti a termine dei consulenti esterni, decisi dal Sindaco e dai suoi collaboratori, per poter finalmente utilizzare appieno il personale già a disposizione dell’amministrazione.

Un post interessante perché pone, finalmente, l’accento sulle regole e sul loro rispetto condannando, evidentemente, quelle decisioni assunte al di sopra di esse.

Deve finalmente governare con serietà, il Sindaco, un Comune che a livello finanziario è stato portato al limite del dissesto e lo deve fare con le risorse che ha a disposizione, quelle che non ha saputo far crescere in questi ultimi tre anni, dove ha avuto dai gruppi politici che lo sostengono piena libertà di azione.

Se non è in grado di farlo, ne prenda atto

Il Partito democratico di Marcianise

Ecco il post oggetto della polemica:

++ IL COMUNE NON È PROPRIETÀ PRIVATA ++

In un'Italia scalcagnata dove il concetto di legalità si è molto attenuato, e dove la cronaca ci consegna operazioni giudiziarie a raffica che riguardano pubblici amministratori, da Nord a Sud, stamattina è toccata all'amministrazione comunale di Legnano, nel Milanese. Coinvolti sindaco, vice e alcuni assessori. Si spartivano - secondo l'accusa - tangenti, favori ed assunzioni al Comune.

Le accuse di turbata libertà degli incanti e corruzione elettorale riguardano in particolare tre selezioni di personale. Nel mirino degli inquirenti le procedure al Comune di Legnano per la selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune; all’Amga Legnano per la selezione del nuovo dirigente generale; alla partecipata Euro.Pa Service per la selezione legata all'affidamento di un incarico professionale. Gli arrestati avrebbero favorito persone a loro gradite.

Ne scrivo qui perché si è capito che ogni mondo è paese. E perché in queste settimane è in corso a Marcianise una battaglia sulle assunzioni al Comune. Una battaglia che non è solo politica.

Leggo queste notizie su Legnano e mi convinco sempre di più che è molto complicato riuscire a far passare - a Marcianise e non solo - una verità che è banale: le leggi si rispettano e i pubblici dipendenti vanno selezionati secondo le regole, per il buon funzionamento degli uffici e non per interessi elettorali o politici. Questi impicci si facevano prima, e solo qualcuno andava in galera. Adesso in galera si va molto più facilmente. E meno male, aggiungo io.

"La cosa più allarmante e disarmante - scrivono i giudici a proposito di Legnano - è che gli indagati tutti hanno scarsissimo senso della legalità e non percepiscono assolutamente la gravità delle loro azioni, quasi fosse un modus operandi che, solo perché diffuso, è legalizzato". Appunto.
#orgogliomarcianise