08:31:12 CASERTA. Nel 2016 il pensionamento anticipato di novantacinque dipendenti ha portato ad una riduzione della spesa annua di due milioni e mezzo di euro.

Tra il 2019 e il 2020, il Comune si prepara ad un ulteriore riduzione dei costi che potrebbe arrivare intorno ai cinque milioni di euro, ma, questa volta, il taglio potrebbe non essere salutato con lo stesso entusiasmo. Nel giro dei prossimi due anni, infatti, si potrebbe assistere ad un vero e proprio dimezzamento del personale comunale che potrebbe perdere circa duecento unità sulle trecentosettantadue attualmente in organico. Ammonta a tanto il numero dei dipendenti che possono sfruttare la cosiddetta quota cento e lasciare in anticipo il loro posto di lavoro.

Si tratta del personale assunto nel 1980 che ha maturato il diritto alla pensione secondo la normativa approvata dal governo gialloverde.

Tale situazione determina enorme preoccupazione tra il personale dell’ente, ma, soprattutto tra le organizzazioni sindacali che temono una vera e propria paralisi per le attività dell’ente.

A suonare il campanello d’allarme è il segretario provinciale del DiCapp Vincenzo Russo che sottolinea come, allo stato risulti indispensabile provvedere ad una riorganizzazione del personale e dei servizi.

«Abbiamo sollecitato più volte l’amministrazione affinché provveda a tale organizzazione nell’interesse della collettività e della qualità del lavoro del personale in organico - ha sottolineato - con quota cento, infatti, interi uffici potrebbero trovarsi senza neppure un dipendente con tutte le conseguenze che la cosa comporta anche per il cittadino».

Russo sottolinea come sia necessario, prima che ciò accada, che la giunta approvi la riorganizzazione del personale.

«C’è bisogno di un periodo di affiancamento con i colleghi prossimi alla pensione per quei dipendenti che andranno a prendere il loro posto per metterli nelle condizione di poter acquisire le competenze necessarie senza creare scompensi alla collettività - ha aggiunto il sindacalista - ci auguriamo che l’amministrazione provveda in tale direzione in tempi rapidi accogliendo le nostre sollecitazioni».

Il segretario del DiCapp afferma come, in questa fase, l’esecutivo sia impegnato nell’approvazione di regolamenti per le posizioni organizzative e per le indennità di funzione.

«Se prima non si mette mano alla riorganizzazione dei servizi e del personale, tale operazione è assolutamente inutile perché corre il rischio di ingenerare solo confusione - ha chiosato Russo - tra le altre cose, come organizzazione, non condividiamo le modalità con cui si andrebbero ad assegnare tali incarichi dal momento che il criterio della discrezionalità è troppo ampio e rischia di mortificare le competenze con riverberi negativi per il funzionamento degli uffici».