16:07:05 MADDALONI. Le continue indagine della magistratura sul racket delle slot machine e VLT riaccende in città l'emergenza gioco d'azzardo.

Secondo un'indagine del gruppo editoriale GEDI, nel solo 2016 a Maddaloni sono stati giocati quasi 116 milioni di euro, quasi 3 mila euro per cittadino. Numeri impressionanti, che rivelano come il gioco d'azzardo stia diventando una piaga per la città.

"La ludopatia - commenta il segretario del PD di Maddaloni, Alfonso Formato - non è solo un fenomeno sociale, ma è una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse. 

Per continuare a dedicarsi al gioco d’azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il lavoro e può arrivare a commettere furti o frodi. È una condizione molto seria che può arrivare a distruggere la vita delle persone". 

Da uno studio realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità, in accordo con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è emerso come più di un italiano su tre abbia giocato almeno una volta nel corso dell'ultimo anno. Lo studio ha evidenziato, inoltre, anche come si concentri al sud e nelle isole la maggior presenza di soggetti a rischio ludopatia. 

"Un'amministrazione comunale - conclude Formato - può adottare strumenti in grado di contrastare questo fenomeno che, soprattutto nella nostra città, è rilevante anche per gli affari della criminalità organizzata locale".

Il Partito Democratico ha dunque invitato la commissione consiliare competente discutere del problema. "Abbiamo proposto alla commissione consiliare un nostro regolamento - dice il consigliere democratico Angelo Campolattano - che prevede alcune misure di contrasto, tra le quali: sale giochi e centri scommesse distanti almeno 500 metri da scuole ed altri luoghi sensibili ed almeno 250 metri da sportelli bancari e postali; riduzione della TARI del 20% per i locali 'SLOT FREE' che rinunciano all'istallazione di slot machine e VLT; orario di attività delle sale da gioco limitato alle fasce 09,00/12,00 e 18,00/22,00".

"Speriamo - conclude Campolattano - di distuterlo a breve e di dare qualche risposta ad una città che fino ad ora è stata abbandonata al proprio destino".