11:15:29 Ci potrebbe essere un’appendice tutt’altro che secondaria alla sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso Emilio Nuzzo e le sue liste dalle elezioni comunali a San Felice a Cancello che potrebbe portare all’impugnazione del verbale di elezione del prossimo 26 maggio.
I magistrati della suprema corte, infatti, se da una parte hanno confermato il verdetto del Tar, lasciando a casa l’ex consigliere provinciale, dall’altra hanno affermato che la disputa costituzionale sollevata dall’avvocato difensore Renato Labriola c’è, ma che può essere affrontata solo in sede di plenaria. Tale operazione, però, non è possibile quando si è di fronte ad una materia elettorale per la celerità che impone il giudizio. I giudici del Consiglio di Stato sottolineano a chiare lettere nella sentenza che la questione si potrebbe dirimere solo se si va ad impugnare attraverso il rito ordinario il verbale degli eletti.
«Quanto alle richieste, gradate - si legge nella sentenza di ieri - di rimessione all’Adunanza plenaria e alla Corte costituzionale, ricorda il Collegio che la giurisprudenza consolidata del giudice amministrative ha affermato che la procedura dettata dall’art. 129 c.p.a. per i giudizi avverso gli atti di esclusione dal procedimento preparatorio per le elezioni comunali, provinciali e regionali è incompatibile, in ragione delle esigenze di certezza e di celerità da essa coltivate, con qualsiasi tipo di fase incidentale che possa comportare il differimento dell'udienza o la sospensione del giudizio, quale la rimessione di una questione di legittimità costituzionale, con la conseguenza che la fruizione delle garanzie connesse ad eventuali fasi incidentali resta riservata alle impugnazioni dei risultati delle competizioni, secondo il rito disciplinato dagli artt.130 ss. dello stesso c.p.a. (Cons. St., sez. III, 29 maggio 2017, n. 2551; 18 maggio 2016, n. 2067)».
L’oggetto del contendere è rappresentato dalla riabilitazione di Emilio Nuzzo dopo la sentenza di condanna patteggiata nel 2012.
Secondo i magistrati l’estinzione del reato avvenuta per l’ex sindaco di per se non è sufficiente per la candidatura così come previsto dalla Legge Severino.
«Il Collegio richiama - si legge in un passaggio della sentenza - condividendoli, i principi espressi da recenti precedenti della Sezione (7 maggio 2019, n. 294; 22 maggio 2018, n. 3067), secondo cui il comma 3 dell’art. 15, d.lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 ha previsto che “la sentenza di riabilitazione, ai sensi dell’art. 178 e seguenti del codice penale, è l’unica causa di estinzione anticipata dell’incandidabilità”: la norma non reca un’analoga previsione con riferimento all’estinzione del reato ex art. 445 c.p.p., ma anzi il riferimento all’aggettivo “unica” depone nel senso di ritenere che soltanto la riabilitazione sia stata considerata dal legislatore idonea a far venir meno l’incandidabilità». Di avviso opposto l’avvocato Renato Labriola che ha presentato anche in sede di udienza una sentenza del consiglio di Stato del marzo 2018 nella quale si legge testualmente:
“Il reato è estinto, ove sia stata irrogata una pena detentiva non superiore a due anni soli o congiunti a pena pecuniaria, se nel termine di cinque anni, quando la sentenza concerne un delitto, ovvero di due anni, quando la sentenza concerne una contravvenzione, l'imputato non commette un delitto ovvero una contravvenzione della stessa indole. In questo caso si estingue ogni effetto penale…”.
Nella sentenza sottoposta da Labriola viene poi specificato che “l'estinzione del reato oggetto di una sentenza di patteggiamento, in conseguenza del verificarsi delle condizioni previste dall'art. 445, comma 2 c.p.p. opera in via automatica, e non richiede una formale pronuncia da parte del giudice dell'esecuzione”. Se dovesse essere impugnato il verbale delle elezioni e dovesse passare la tesi di Labriola, si andrebbe nuovamente al voto. Oltre ad Emilio Nuzzo anche i candidati delle sue liste sono titolati a poter presentare ricorso.
Ecco le liste escluse:
Patto dei Moderati.
Carmine Carfora Lettieri
Vincenzo Gerardo Cimmino
Raffaella D’Antonio
Antonio Esposito
Immacolata Ferrara
Francesca Guadagno
Madonna Lanzillo
Giuseppe Magliulo detto Felone
Nunzio Migliore
Giovanni Natalizio
Marianna Papa
Valentino Picozzi
Luca Piscitelli
Rachele Piscitelli
Pio Sgambato
Michele Arcangelo Ducato.
Paese Libero
Nicola Basilicata
Angelo De Rosa
Annunziata Cimmino
Salvatore De Lucia
Maria Antonietta Della Rocca
Rosanna Diglio
Maria Maddalena Dragone
Angelo Ferrara
Salvatore Guida
Sara Itro
Alessandro Lettieri
Arcangelo Marchese
Luigi Martone
Fabio Migliore
Antonietta Piscitelli
Giuseppina Piscitelli.
San Felice nel cuore
Michele Affinito
Felice Crisci detto Mario
Carmine De Rosa
Fiorenzo Della Rocca
Giovanna Di Nardo
Teresa Ferrara
Vincenzo Ferrara
Maria Filomena Floriano
Francesco Magliulo
Giuseppe Gerardo Morgillo
Anna Papa
Carmine Riccio
Giuseppe Russo
Domenico Vinciguerra
Raffaele Dadolo
Debora Montanaro
Liberi e forti
Gianluca Carfora
Clemente Colella
Felicia Della Rocca
Girolamo Delle Cave
Mario Delli Carpini
Iolanda Guarnieri
Marianna Izzo
Francesco Lettieri
Libero Magliulo
Carmine Montella
Clementina Papa
Simona Piscitelli
Luciano Rota
Antonio Tirone
Alfonsina Vinciguerra
Pietro Carfora
Fratelli d’Italia
Giuseppe Carobene
Angioletto D’Addona
Marilena Diodato
Antonio Iadaresta
Massimiliano Letterese
Raffaele Lettieri
Vincenzo Mariano Maddaloni
Migliaccio Gianpaolo
Minicozzi Carmelina
Bartolomeo Nuzzo
Giuseppina Nuzzo
Massimiliano Osato
Gabriele Russo
Marianna Sorrentino
Fatima Iuliano
Mario Sgambato