21:29:36 MADDALONI. Si è svolta oggi la visita guidata alla chiesa di Santa Margherita Vergine e ai Formali, luogo scelto dalla rassegna “Le domeniche dell’arte”, giunta all’ottava edizione e organizzata dal Centro Apostolato Biblico della Diocesi di Caserta.

L’evento si è articolato in due distinti momenti, entrambi riuscitissimi. Il primo ha avuto luogo nella piccola Chiesa di Santa Margherita, forziere di antichi tesori dell’arte, così come ha puntualmente illustrato ai presenti l’Architetto Antonio Mereu, presidente dell’Associazione Re.cu.ro.

Tra questi tesori, ci sono gli affreschi parietali della cappella di San Leonardo, risalente ai primi del 1400 e recuperati negli ultimi anni grazie ad un lungo lavoro di restauro.

L’Architetto ha infatti raccontato come subito dopo il terremoto dell’80, la chiesa, rimasta chiusa per circa 15 anni, verteva in pessime condizioni e con essa rischiava di andare perduto anche tutto il patrimonio artistico conservato al suo interno.

La tenacia di quanti avevano a cuore le sorti di quel luogo ha fatto sì che ciò fosse scongiurato e che la Chiesa di Santa Margherita tornasse a risplendere in tutto il suo fascino.

Il tour storico-artistico è proseguito poi all’esterno, lungo le suggestive strade dell’antico borgo dei Formali dove si è seguito a piedi il percorso che un tempo faceva l’acqua per giungere giù in città.

I Formali, ha spiegato Mereu, sono sostanzialmente degli antichi canali; una vera e propria “costruzione dell’acqua” costituita da stretti cunicoli e scoli dove un tempo gli “acquagliuoli” regolavano e indirizzavano le acque necessarie alla vita cittadina e alle numerose attività commerciali.

La visita è terminata davanti alla grotta, detta “degli zingari” in cui ogni anno, in occasione del Natale, è allestito un Presepe e all’interno della quale, durante il secondo conflitto mondiale, si rifugiavano i cittadini per proteggersi dai bombardamenti dei tedeschi.

L’evento è stato senza dubbio l’occasione giusta, per le molte persone accorse quest’oggi, di scoprire ed ammirare un patrimonio che, in virtù della sua valenza storica ed artistica, andrebbe gelosamente custodito ed esaltato.

Fiorella Tagliafierro