10:41:03 MADDALONI. La maggioranza De Filippo ha salutato in maniera trionfale l’approvazione del bilancio, evidenziando la possibilità di riprendere a celebrare gare d’appalto e sottolineando la riduzione di alcune imposte. Qual è il suo giudizio consigliere Tenneriello?
«La riduzione dei tributi è un semplice specchietto per le allodole, dal momento che hanno un’incidenza pressoché nulla su quello che è il bilancio comunale. Al contrario si è fatto poco o nulla sul recupero dei crediti per le imposte non pagate e per la creazione di un’anagrafe dei contribuenti. Potrei dare lo stesso giudizio in relazione alle gare: con 60mila punti luce e svariati chilometri di cavi da acquistare lei pensa che 150mila euro cambino il volto del Paese? Se l’assessore Bove è in grado di moltiplicare cavi e luci io mi converto al suo credo... ».
Quota cento, il Comune di Maddaloni si sta svuotando ulteriormente. Provvidenziale l’arrivo del funzionario dell’area alla Persona.
«Certamente l’arrivo di un funzionario è un fatto positivo, ma ci saremo aspettati, così come dichiarato in campagna elettorale, che in un anno fossero stati adottati provvedimenti non dico risolutivi, ma certamente d’aiuto, a quella che è l’organizzazione del lavoro in Comune.
Come sempre, poi, la Dea bendata quando si tratta di Maddaloni, si gira dall’altra parte e il resto lo ha fatto quota cento».
Cava Monti, un tema che lei conosce bene...
«Cava Monti va bonificata o messa in sicurezza. Sono preoccupato per il provvedimento-melina di una nuova caratterizzazione che porterà solo via del tempo prezioso al risanamento di un’area martoriata di Maddaloni. Ricordo a me stesso che esistono già due piani di caratterizzazione commissionati da enti autorevoli come la Procura della Repubblica e il Comune di Maddaloni che hanno evidenziato le criticità dell’area. Un terzo piano non può che riproporre gli stessi risultati».
Il declassamento dell’ospedale di Maddaloni è un rischio sempre più concreto. Sono passati cinque mesi dall’approvazione del piano da parte del governo e della Regione e nulla si è mosso.
«Se continuiamo così nulla si muoverà. Con due deputati maddalonesi del M5S, consiglieri regionali vari che vengono nella nostra città a fare passerella, ci ritroviamo una scatola vuota incapace di garantire le emergenze per un territorio vasto che va da Maddaloni e arriva fino ai primi comuni del beneventano. Dopo aver azzerato San Felice a Cancello, fare altrettanto con Maddaloni è stato un atto di irresponsabilità oltre che di assenza di visione del territorio».
Entro fine anno Maddaloni dovrebbe approvare il Puc. Qual è la situazione?
«L’approvazione del Puc è materia estremamente complessa, altrimenti non si capirebbero le difficoltà che molti comuni incontrano in questa operazione. La pianificazione urbanistica deve nascere da una visione di città che deve contemplare un modello di sviluppo che deve essere specchiato, limpido, inattaccabile. Se abbiamo trovato una convergenza di massima nell’interesse della città, e anche per evitare la mortificazione di un commissariamento, su un piano a scarso impatto edilizio e che valorizzi il centro storico e le attività commerciali, ancora molto lavoro c’è da fare sul piano della trasparenza. C’è qualche consigliere che ha, in maniera legale e legittima terreni che rientrano nel Puc? Io non lo so e non mi interessa saperlo. Dal momento che ci muoviamo nella legalità e che non si commettono abusi è giusto che questa informazione, se c’è, divenga di dominio pubblico. Quindi, spero che quanto prima, si possa aggiornare il nostro portale con la posione patrimoniale di tutti i colleghi sia di maggioranza che di opposizione in modo da dimostrare l’inattaccabilità di tutte le operazioni».
Per chi voterà alle europee?
«Mi sembra una domanda abbastanza superflua... La mia storia personale è nota a tutti. La mia cultura e formazione ancora di più... Certamente faccio fatica a barrare simboli come quello della Lega o del Movimento 5 stelle... E’ pesante per me dirlo, perché sono stato espropriato del mio partito, ma, certamente le mie idee e le mie convinzioni non possono cambiare. Ho sempre sostenuto il centrosinistra e il Partito democratico, pensare che alle europee possa fare qualcosa di diverso è impossibile».
Un’apertura al Pd?
«Se per apertura intende che io possa rientrare nel partito locale e provinciale: assolutamente no. Oggi non ci sono le condizioni per poter riprendere un percorso che si è interrotto, non per colpa mia e del mio gruppo di amici, nel 2018. L’autoreferenzialità che rasenta quasi una visione domestica del partito non può essere la mia».
