10:24:10 CASERTA. La possibilità di costituire una fondazione per la gestione del Belvedere di San Leucio prospettata nelle settimane scorse dal consigliere comunale Roberto Peluso viene vista con interesse dall’ex consigliere comunale ed ex assessore Nicola Tronco che, tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 90 è stato tra i protagonisti della riscoperto del monumento.


«Individuare uno strumento di gestione differente per il Belvedere di San Leucio che lo possa liberare dalle maglie della burocrazia rappresenta, certamente, un’opportunità da tenere ben presente, ma intorno alla quale lavorare un attimo dopo che si definisca quale debba essere la mission della struttura - ha specificato Nicola Tronco - oggi, il Belvedere è una struttura sostanzialmente inutilizzata per la quale non è stato immaginata alcuna funzione all’interno del modello di sviluppo della città di Caserta».


Tronco sottolinea come, nonostante l’enorme potenziale artistico-culturale che l’opera ha, ricordiamo che è patrimonio dell’Unesco, per il Belvedere non è stato previsto alcun grande progetto che possa sfruttare tali possibilità.
«L’idea del museo della seta più volte prospettata negli anni è chiusa in un cassetto - ha sottolineato - nonostante ci sia una collezione di stoffe preziosissime e storiche che don Battista Marello è disposto a donare alla città di Caserta per realizzare tale progetto, non c’è nessuno che si sia impegnato a fare in modo che tale operazione si portasse a termine».


San Leucio nasce come colonia serica e, chiaramente, l’istituzione di un museo della seta sarebbe come restituire alla borgata un po’ della sua antica identità cosa che, certamente, la renderebbe appetibile da un punto di vista culturale più di quanto non succeda oggi.


«Vanno rivisti, certamente, anche i rapporti con chi gestisce attualmente spazi all’interno del Belvedere dal momento che, almeno allo stato, non si intravede alcuna azione di valorizzazione della struttura - ha dichiarato ancora Tronco - ci tengo a precisare che il mio intervento nasce solo dall’amore che ho per il Belvedere e per la mia frazione e non dalla volontà di avere ruoli attivi in nessun ragionamento che può nascere intorno a San Leucio».


L’ammonimento di Nicola Tronco, leuciano doc, apre sicuramente nuovamente una discussione sul mancato ruolo che ha il Belvedere che potrebbe essere uno dei vettori di sviluppo del capoluogo se solo fosse incardinato in un ragionamento concreto di sviluppo.