18:32:11 SAN PRISCO. Una delle quattro interrogazioni presentate dal gruppo Liberamente Insieme e discussa durante l’ultimo consiglio comunale, riguardava la decisione presa in sede di giunta comunale di sopprimere l’Area Demografica, inglobandone i servizi nell’Area Affari Generali.

Dopo aver elencato tutta una serie di anomalie, che hanno accompagnato il perfezionamento dell’atto, segno evidente di una decisione adottata in assenza di tranquillità, la consigliere di opposizione Filomena Di Felice rappresenta tutte le motivazioni che a suo avviso qualificano inopportuna una scelta, che oggettivamente non può non determinare ulteriori disservizi e disagi ad un’utenza già rassegnata ad un rapporto complicato con gli uffici comunali. Si riferisce soprattutto all’organico ridotto ai minimi termini, senza che l’amministrazione si decida a mettere mano alle necessarie assunzioni, nella misura consentita dalla normativa e soprattutto dalla vera disponibilità economica dell’Ente. Sembra, invece che le priorità dell’amministrazione D’Angelo nella determinazione della spesa siano altre.

Basti guardare il Bilancio di previsione approvato nell’ultimo Consiglio. A rafforzare la convinzione del gruppo Liberamente Insieme sulla inefficacia della soppressione dell’area demografica concorre anche la posizione di un assessore di maggioranza, Giuseppe D’Angelo, che oltre a non aver partecipato alla votazione della proposta di Giunta, ha pubblicamente espresso il suo dissenso sulla decisione adottata dalla maggioranza.

Rispetto a questa problematica è anche pervenuta al Comune, indirizzata a sindaco e segretario comunale, una nota a firma delle tre segreterie territoriali Cgil, Uil, Csa che lamenta: «L’estrema scorrettezza in tema di relazioni sindacali», invitando i soggetti in indirizzo a un ripensamento sulle decisioni adottate e al recupero di rapporti tra le parti improntati al reciproco rispetto, recupero necessario «….per una scelta condivisa della realizzazione di una macrostruttura tale da poter offrire ai cittadini servizi di eccellenza ed orientati al buon andamento degli uffici».

L’arroganza politica dei nostri amministratori di maggioranza varca i confini di San Prisco e questo non penso faccia onore a nessuno, anzi è motivo di disagio per chi invece crede nel dialogo e nel rispetto dei ruoli.