11:40:22 SAN PRISCO. Durante l'ultimo consiglio comunale è stata discussa l’interrogazione presentata dal gruppo 'LiberaMente Insieme' riguardante l’installazione sul territorio di San Prisco di un’antenna con funzione di ripetitore, da parte della società Wind, oggetto, nei giorni passati, di un acceso dibattito sui social tra i cittadini preoccupati delle ripercussioni sulla propria salute per l’esposizione a campi elettromagnetici. 

«La consigliera Di Felice - fanno sapere i rappresentanti di 'LiberaMente Insieme' - ha sottolineato come il problema dell’installazione dell’antenna, grazie all’intervento dell’ufficio tecnico che ha predisposto la rimozione della stessa in ragione della scadenza dei termini, sia stato solo momentaneamente rimandato e che se la richiesta in futuro venisse ripresentata correttamente dalla società Wind, essa non potrà che essere accolta dall’ufficio competente, essendo l’intervento equiparato dal Tar Campania ad opera di urbanizzazione primaria e quindi non soggetta a tutta una serie di prescrizioni.

La consigliera nel suo intervento non nega che la politica poco avrebbe potuto fare per gestire con più incisività la problematica, ma quel poco andava comunque fatto a tutela anche minima del territorio. Invece l’amministrazione è stata latitante soprattutto quando nel 2016 il responsabile  dell’ufficio tecnico, con dettagliata relazione, proponeva ricorso avverso la sentenza del Tar, che annullava il diniego espresso all’installazione.

La maggioranza, nella persona dell’assessore Ventriglia, fa sapere che si è in attesa della legislazione della materia da parte della Comunità Europea e che il futuro è nelle mani della Divina Misericordia. Per quanto irriverente possa sembrare confidare nel soccorso divino, i nostri amministratori considerati i loro infiniti limiti nella gestione politica del paese, sembra proprio che non sappiano più a chi santo votarsi.

La Di Felice, praticamente rassegnata all’impossibilità di un confronto privo di chiusure mentali con i suoi interlocutori, invita la maggioranza almeno ad evitare rappresentazioni strumentali di eventi per i quali i cittadini mostrano particolare sensibilità e apprensione».