17:23:24 PIEDIMONTE MATESE. Prosegue il braccio di ferro tra il Comune di Piedimonte Matese e la Regione Campania in relazione al piano ospedaliero che ha ridimensionato i servizi del nosocomio cittadino.

L’avvocato Renato Labriola che rappresenta gli interessi del Comune di Piedimonte e quello delle amministrazioni dell’alto casertano di Alife, Alvignano, Baia e Latina, Castel Campagnano, Ciorlano, Fontegreca, Gioia Sannitica, Letino, Prata Sannita, Pratella, Roccaromana, Vairano Patenora, Raviscanina, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant’Angelo di Alife tutte costituitesi davanti al Tar ha richiesto ai giudici del tribunale amministrativo che il commissariato per l’attuazione del piano di rientro della sanità produca una serie di atti che spiegano le ragioni dello svuotamento dei reparti.

In particolare, Labriola, per conto delle amministrazioni ha impugnato le note del 19.11.2018 del 30.11.2018, e del 10.12.2018 sono state trasmesse al Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato Permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza proposte emendative sempre finalizzate a perseguire l’allineamento della programmazione regionale ai parametri del D.M. 70/2015; il parere favorevole del Tavolo tecnico per la verifica dell’attuazione del Decreto ministeriale 70 del 2015 espresso in ordine alla versione ultima del Piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera, fatte salve le prescrizioni, riportate nel verbale della riunione del tavolo di verifica del 17 dicembre 2017, volte al completo allineamento ai parametri previsti dal DM n.70/2015; il documento tecnico denominato “Piano regionale di Programmazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 70/2015

– Aggiornamento didicembre 2018 ” allegato al decreto del Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR Campano (Deliberazione Consiglio dei Ministri 10/07/2017) n. 103 del 28.12.2018 pubblicato il 14 gennaio 2019 sul burc n. 2 della Regione Campania elaborato dai competenti uffici della Direzione Generale per la Tutela della Salute il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale. Di questi anni, allo stato attuale, il commissariato non ha prodotto ancora nulla così come è emerso nell’udienza di oggi. Per tali motivi, Labriola ha chiesto ai giudici, riservandosi di produrre ulteriori motivi aggiunti, che vengano messi agli atti tali documenti che chiariscono il perché Ministero,

Regione e Asl abbiano dato il via libera al declassamento dell’ospedale in favore di strutture che si trovano in posizioni geografiche meno disagiate dove l’utenza, in caso di emergenza, può raggiungere in tempi contenuti, altri presidi adeguatamente attrezzati a prestare loro le cure. Nel ricorso, invece, tra le altre cose, viene evidenziato come l’ospedale di Piedimonte sia centrale per una zona ampissima che abbraccia diversi comuni per i quali viene messo in discussione il diritto all’assistenza visto che le strutture più vicine sono ad un’ora di macchina a Sessa Aurunca o in Molise.