“Siamo tutti un po’ autistici”. Parola di Antonello Velardi, sindaco di Marcianise intervenuto ieri nell’Auditorium dell’istituto comprensivo DD1 Cavour di Marcianise in via Mattarella all’incontro dal titolo Autismo: “L’inclusione non è un progetto…” in occasione della giornata mondiale sul tema.

Il dirigente scolastico Aldo Improta ha introdotto e condotto l’intero incontro sul tema affermando tra le righe del suo discorso che “i bambini con autismo hanno un Dna superiore”.

“Nel 1991 – ha proseguito Improta - ho avuto un’esperienza con una bambina autistica di nome Rosa sotto l’aspetto motorio: ogni cosa che fa è un capolavoro. L’autistico è una persona non è diverso.

L’importante è l’approccio sociale”. Toccante è stato l’intervento del professor di Scienze Motorie Costantino Vardaro che ha parlato della sua esperienza personale: “Mio figlio autistico, che ha nove anni e mezzo, include me. Lui è una marcia in più, un fuoco eterno, l’energia che neppure io immaginavo di avere.

E’ furbo, si sveglia con allegria, prende in giro me e la mamma e si sveglia quotidianamente felice. Tutte le diagnosi sono etichette. Per me ogni giorno è il due aprile, giornata mondiale dell’autismo e la vigilia di Natale che è più bello del Natale”. A seguire l’intervento della dottoressa Anna Gravina dirigente dell’Unità operativa Infanzia – Inclusione e Disabilità dell’Asl di Caserta che si è soffermata sul fatto che “non esiste una diagnosi, esiste una persona con i propri limiti. Il problema sta tutto nell’accoglienza del bambino disabile.

Occorre lavorare non secondo la diagnosi. Ho conosciuto un insegnante dii sostegno a San Marco Evangelista che con determinazione entusiasmante di fronte ad una bambina non si è arreso di fronte a nulla. A questa bambina che non aveva la capacità di prendere la penna e scrivere, le ha insegnato le lettere dell’alfabeto partendo dal linguaggio del corpo ed il risultato lo ha toccato con mano.

Ognuno di noi ha le proprie potenzialità: vedi concerti fatti da autistici o di persona che si sono laureate. Basta crederci con spirito di sacrificio vale a dire con l’allenamento e la determinazione si può giungere a qualsiasi risultato ma prima occorre partecipare per portare fuori le potenzialità. Su questo si deve lavorare. Anche gli autistici hanno le loro passioni e i loro desideri. Ci sono studi sull’alto funzionamento dell’autismo. Gli autistici sono perfettamente inseriti nel contesto sociale ed hanno trovato il modo di essere inclusi. Guardiamo negli occhi il bambino autistico che dobbiamo aiutare pur nella sua diversità. C’è difficoltà nelle famiglie dove c’è un autistico che non va lasciato solo. Occorre includere la famiglia con tutti i soggetti”. Alla convention hanno partecipato anche la dottoressa Cinzia Laurenza assessore alle Politiche sociale di Marcianise, Ciro Punzo assistente sociale presso lo stesso municipio e l’insegnante Rosaria De Filippo referente Autismo della scuola.

Marco Malaspina